Volvo accelera e se ne va, Stellantis frena: l'ACEA si spacca sugli obbiettivi green

Volvo accelera e se ne va, Stellantis frena: l'ACEA si spacca sugli obbiettivi green
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L'UE e diverse associazioni dei costruttori hanno idee ben precise da attuare entro il 2030 e il 2050 (ufficiale lo stop a nuove auto a benzina e diesel dal 2030), c'è però qualcuno che rema contro e Volvo Cars ha deciso di abbandonare l'ACEA entro il 2022 per una diversa visione del futuro.

È una notizia importantissima che potrebbe dar vita a un effetto domino, con altre società intente a fare lo stesso (ma potenzialmente per motivi diversi, come vedremo fra poco). L'ACEA, lo ricordiamo, è l'Associazione dei Produttori Automotive Europei, una lobby che sull'obbiettivo del 2035 ha mostrato qualche malumore.

Volvo Cars invece, l'azienda con sede a Torslanda (in Svezia) e ora appartenente al gruppo cinese Geely, è pronta a diventare Full Electric già nel 2030 e non è più in linea con le politiche dell'ACEA, dalla quale infatti si distaccherà entro la fine del 2022. Per rispettare gli obbiettivi green, Volvo ha fatto pesanti investimenti, creando addirittura un impianto per la produzione di batterie da 50 GWh a Torslanda aiutata da Northvolt.

Il marchio vuole dunque accelerare il più possibile sull'elettrificazione, mentre all'interno di ACEA c'è anche Stellantis che sta lavorando per ottenere risultati esattamente contrari. Stellantis vorrebbe raggiungere la Carbon Neutrality nel 2038, per questo motivo starebbe maturando l'idea di abbandonare anch'essa l'ACEA per motivi opposti a quelli di Volvo (Stellantis potrebbe chiedere il 2022 con 220.000 auto in meno). Di sicuro la lobby è ormai spaccata e non c'è più un fine comune, vedremo cosa decideranno di fare i brand che resteranno in ACEA.