Volkswagen sta producendo meno auto del 1958: pandemia e scarsità di chip sono la causa

Volkswagen sta producendo meno auto del 1958: pandemia e scarsità di chip sono la causa
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La pandemia ha richiesto numerosi lockdown in tutto il mondo, che a loro volta hanno innescato l’acquisto di tantissimi beni elettronici da parte delle persone recluse e questo ha provocato la scarsità di chip che sta attanagliando ogni settore, ma in particolare quello automobilistico. E per Volkswagen si parla di record ma in senso negativo.

La fabbrica centrale di Volkswagen, sita a Wolfsburg, è quella che si occupa della produzione dei modelli Golf e Tiguan, e stando a quanto dichiarato dalla casa stessa, la sua produzione nel 2021 è scesa ai livelli del 1958. Alla fine del Q3, l’azienda tedesca avrebbe oltrepassato di poco le 300,000 unità, ancor meno di quanto prodotto nel 2020, anno in cui Volkswagen ha prodotto poco meno di mezzo milione di vetture, numeri che la casa non vedeva più dal 1960.

Il motivo di questo tracollo, secondo Daniela Cavallo, presidente del comitato generale e del gruppo per Volkswagen, sta nella mancata preparazione manageriale per il collasso della catena di approvvigionamento: “Ci si può aspettare che la direzione di una società globale sia in grado di organizzare gli acquisti in modo tale che le auto possano essere costruite in modo affidabile, ma non possiamo ancora vedere un piano della direzione aziendale su come gestire questa crisi. BMW e Toyota sono meno colpite dalla carenza di semiconduttori. I tempi di fermo della produzione non sono ovviamente una legge naturale".

BMW infatti si è trovata in un certo senso avvantaggiata sul problema dei chip, proprio come Toyota, a seguito del disastro di Fukushima, dato che in quella circostanza la casa bavarese ebbe numerosi problemi sulla fornitura di vernici. Da quel momento aveva “potenziato” il sistema di approvvigionamento che poi è riuscito anche a prevenire e limitare il problema dei chip.

La casa giapponese aveva messo in pratica un piano simile, e nonostante fosse una delle case apparentemente immuni alla scarsità di chip, di recente abbiamo scoperto che anche Toyota taglierà il 40% della produzione di auto per questo problema. Guardando al nostro paese invece, Stellantis ha dichiarato che darà priorità alla produzione di auto EV, per essere pronta al futuro sempre più elettrificato.

Secondo quanto riferito dal magazine Die Zeit, l’amministrazione Volkswagen sta cercando di tamponare la carenza nelle vendite aumentando la produttività, lavorando anche nei giorni festivi, assumendo manodopera e facendo turni di lavoro straordinario, ma i lavoratori non mancano.

Un portavoce della casa ha però difeso l’amministrazione, deviando la colpa per l’attuale situazione solo ed unicamente alla pandemia da Covid-19: “Le distorsioni globali in termini di produzione e domanda di semiconduttori a causa della pandemia e di altre circostanze esterne non erano semplicemente prevedibili".

La situazione non è quindi delle migliori, ma manca ancora qualche mese alla chiusura del 2021, quindi c’è ancora tempo per raddrizzare un po’ il tiro.