Le vetture a guida autonoma ridurranno gli incidenti del 30 percento
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Secondo molte persone le auto elettriche possono rappresentare la panacea ad ogni male automobilistico: la fine degli incidenti, dei tamponamenti, delle congestioni, dei parcheggi in doppia fila e di tutte le altre pratiche e conseguenze negative della guida umana.
Al momento non siamo neanche lontanamente in vista del momento nel quale le vetture completamente autonome prenderanno il totale sopravvento e inoltre, secondo uno studio pubblicato dall'agenzia statunitense denominata Insurance Institute for Highway Safety, le auto a guida autonoma riusciranno a ridurre "solo" del 30 percento il numero di incidenti stradali.
L'istituto ha analizzato più di 5.000 rapporti della polizia, i quali documentano incidenti veicolari dove almeno una macchina è stata portata via perché impossibilitata a muoversi in seguito allo scontro, e dove è stata necessaria anche una chiamata d'emergenza ai servizi sanitari. L'IIHS ha poi suddiviso gli incidenti in cinque differenti categorie in base alle cause scatenanti: Rilevamento e Percezione, Predizione, Pianifica e Decisione, Esecuzione e Performance, e infine Interdizione. In pratica è risultato che solo il 24 percento degli schianti è stato provocato da errori in fase di rilevamento e percezione, mentre l'interdizione ne ha causato un ulteriore 10 percento. Le auto elettriche sono chiamate a risolvere soltanto queste due cause.
Secondo l'istituto la rimozione degli altri due-terzi delle cause dipende dai produttori di auto, che dovranno dare priorità alla sicurezza invece che alla velocità, anche quando tutte le vetture in circolazione saranno completamente autonome. L'IIHS prende ad esempio il veicolo di test Uber che uccise un pedone nel 2018: il sistema ebbe difficoltà a identificare una donna e, quando lo fece, non capì che stava per attraversare la strada. In conclusione fu troppo tardi per intervenire a causa dell'elevata velocità dell'auto, e per questo motivo bisognerebbe imporre limiti più restrittivi in questo senso.
Nel frattempo Elon Musk ha promesso che il suo servizio di taxi autonomi debutterà quest'anno nonostante le grosse difficoltà e i ritardi portati in essere dal coronavirus. Si chiamerà Robotaxi e farà il suo esordio su oltre 1 milione di veicoli. Per chiudere vi immettiamo per 40 minuti nel traffico facendovi salire a bordo di un veicolo autonomo gestito da Mobileye di Intel.
FONTE: motor1
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