Verstappen-Perez, scintille dopo il giro di veloce in Arabia: ecco cosa è successo

Verstappen-Perez, scintille dopo il giro di veloce in Arabia: ecco cosa è successo
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La Red Bull stravince in Arabia Saudita facendo doppietta, ma fra Checo Perez e Max Verstappen si sono verificate, per l'ennesima volta, delle frizioni. Tutta colpa del giro veloce che alla fine è stato segnato dal campione del mondo in carica, con conseguente punto conquistato.

Checo Perez ha puntato il dito nei confronti di Max Verstappen sottolineando come a suo modo di vedere l'olandese abbia trasgredito alle direttive della scuderia. In effetti si sente chiaramente nel team radio il dialogo fra il giovane pilota iridato e un ingegnere ai box: "Qual è il giro più veloce?", "Questo non ci interessa" la replica dai box, ma Verstappen ribatte: "A me sì".

Diverso invece l'atteggiamento di Perez che avrebbe invece rispettato il team order, venendo quindi beffato dal compagno. Secondo le direttive i due piloti Red Bull avrebbero dovuto girare a 1:32 e 6, ma Max ha pigiato il piede sull'acceleratore scendendo a 1:32 netti, cosa invece non fatta dal compagno messicano.

Questi si è accorto di quanto stesse accadendo e i due hanno iniziato quindi a registrare giri record fino a che dal team non è arrivato l'alt. Peccato però che proprio all'ultimo giro Max Verstappan abbia nuovamente spinto, portandosi a casa il giro più veloce e il punticino in più che per ora gli permette di guardare tutti dall'alto in classifica.

Solo una volta tolto il casco Perez ha scoperto l'accaduto, e le telecamere hanno inquadrato il messicano mentre dialoga con Verstappen molto probabilmente proprio del giro veloce. "A pochi giri dalla fine, ho chiesto quale fosse il giro più veloce – si è giustificato l'olandese - penso che prima di tutto fossimo liberi di correre e ovviamente avevamo un tempo sul giro target fino alla fine”.

Perez ha replicato: "Ho chiesto a due giri dalla fine cosa dovevamo fare e mi hanno detto di mantenere un certo ritmo e che avevo il giro più veloce. Quindi ho pensato che la comunicazione fosse la stessa per Max. È qualcosa che dobbiamo rivedere”, ha concluso eloquente Checo.

Sulla vicenda si è espresso anche Christian Horner, che però ha raccontato una versione dei fatti un po' diversa: “Entrambi i piloti avevano l'informazione che Checo avesse fatto il giro più veloce. Perez sapeva che Max avrebbe fatto un tentativo, mentre Checo ha rinunciato dopo le prime due curve perchè era già un decimo e mezzo sotto. Inevitabilmente – ha concluso il team principal Red Bull - come ha detto Max alla radio, il punto per il giro più veloce ha significato molto per lui. E non c'era motivo per noi di non lasciare che lui o Checo ci provassero”.

Problemi che ogni scuderia di Formula 1 vorrebbe avere ora come ora, a cominciare da quella di Maranello, anche in Arabia deludente dopo il triste esordio in Bahrain. A riguardo si è registrata una nuova strigliata di Leclerc al muretto box, con tanto di “Sveglia!” del monegasco a Xavi. Sta senza dubbio meglio Aston Martin, che domenica ha chiuso ufficialmente al terzo posto nonostante il caos squalifica FIA di Fernando Alonso.