È il venerdì il giorno nero degli incidenti: lo dice uno studio dell'ACI

È il venerdì il giorno nero degli incidenti: lo dice uno studio dell'ACI
di

L'ACI ha realizzato uno studio allo scopo di fare una panoramica sulla sicurezza delle strade italiane. Ad essere interessanti però sono anche le statistiche sugli incidenti, che nella maggior parte dei casi avverrebbero nei centri abitati.

Secondo i dati, riportati da ANSA, 66 su 100 sono stati segnalati proprio nei centri abitati, 6 in autostrada e 18 su strade extraurbane. Doveroso sottolineare come lo scorso anno il numero di sinistri su autostrade sia rimasto stabile ed in linea con quello dell'anno precedente, mentre aumenta il numero dei morti principalmente a causa della tragedia del Ponte Morandi.

Aumentano invece gli incidenti su strade extraurbane, mentre il numero di morti resta stabile, in leggera flessione dello 0,7%. Nei centri abitati, nonostante l'incidenza superiore, diminuiscono sia gli incidenti che i morti (rispettivamente del 2,7 e 4,2 percento), soprattutto in quelli piccoli attraversati da strade extraurbane.

L'ACI per effettuare questo studio ha analizzato 37.228 incidenti, di cui 1.166 mortali, 1.344 decessi e 59.853 feriti avvenuti su 55mila chilometri di strade.

Tornando all'autostrada, ad essere coinvolti sarebbero principalmente i veicoli per il trasporto delle merci, responsabili nel 31% dei casi.

Il giorno nero degli incidenti resta il venerdì, con una percentuale del 15,4%: le criticità si sono registrate dalle 18 alle 20, mentre i mesi di Giugno e Luglio sono quelli con la maggiore incidentalità, complici anche le vacanze.

Il dato positivo è rappresentato dal fatto che dal 2010 gli incidenti sono diminuiti del 19,4%, ed i morti del 18,2%, mentre rispetto al 2017 sono aumentati entrambi i casi (+1,5% e +1,6%). Le autostrade urbane su cui si verificano più incidenti sono la A24, il raccordo di Reggio Calabria e la Tangenziale Nord di Milano. Su strade extraurbane la media nazionale è di 0,6 incidenti a chilometro: ad essere coinvolti sono principalmente i ciclisti, i dueruotisti ed i pedoni. Nel 20,6% dei casi ad aver perso la vita è un motociclista, nel 10,2% un pedone e nel 3% in ciclista.

I veicoli a due ruote sono coinvolti nel 22% degli incidenti, con un indice di mortalità di 3,6 per ogni 100 mezzi coinvolti, rispetto all'1,3 delle auto.