L'ultima Lotus Elise va alla ragazza a cui è dedicata

L'ultima Lotus Elise va alla ragazza a cui è dedicata
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La storia di alcune automobili parte dal significato del nome. L’iconica Lotus Elise è stata così battezzata in onore della nipote dell’allora proprietario di Lotus, Romano Artioli. Un cerchio si è chiuso: l’ultima Lotus Elise prodotta è stata costruita proprio per Elisa Artioli.

La ventinovenne italiana mantiene lo stesso entusiasmo del nonno nei confronti delle automobili, è orgogliosissima di essere la “madrina” della Elise, tanto da aver scelto su Instagram il nick @iamlotuselise. Elisa Artioli già possiede una Lotus Elise S1 del 1995, un esemplare argento che guida con regolarità. L’ultima Elise prodotta appositamente per lei è invece una 240 Final Edition. Con l’uscita di scena della Elise si conclude un ciclo che si era aperto ventisei anni fa e che ha visto la produzione di ben 35.124 esemplari, divisi in tre serie.

La 240 di Elisa è dipinta in Championship Gold. Montato centralmente batte un quattro cilindri da 1.8 litri capace di erogare 240 CV. Il motore di origine Toyota permette alla 240 di scattare da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi e di raggiungere la velocità massima di 237 km/h. Lotus permette di ridurre il peso della Elise 240 da 922 a 898 chilogrammi grazie all’adozione di pannelli in fibra di carbonio, batteria agli ioni di litio e ad un lunotto in policarbonato. Non sappiamo tuttavia se Elisa Artioli ha optato per questi optional nella sua 240 FE.

Lo scorso dicembre Lotus ha terminato la produzione di Elise, Evora ed Exige. Il futuro del marchio è strettamente legato alla propulsione elettrica: l'unico modello a motore termico rimasto è la Lotus Emira.