UE vs auto cinesi: anche Tesla rischia per le Model 3 e Model Y prodotte a Shanghai

UE vs auto cinesi: anche Tesla rischia per le Model 3 e Model Y prodotte a Shanghai
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Come probabilmente saprete, l’Europa ha iniziato una nuova battaglia contro la Cina, intenta a vederci chiaro sulla questione “prezzi delle auto elettriche”. Ebbene anche Tesla potrebbe finire nel mirino, visto che esporta in UE le sue auto prodotte a Shanghai.

L’Europa ha una nuova paura: le auto elettriche “a buon mercato” provenienti dalla Cina potrebbero mettere in difficoltà i produttori locali, è dunque necessario fare chiarezza su quali brand siano stati (o meno) aiutati da fondi governativi cinesi al fine di abbattere i prezzi nel vecchio continente. Tali prezzi infatti potrebbero aprire una breccia nel mercato e, di fatto, falsarlo. L’Unione Europea però rischia di ficcare la testa in un brutto cul de sac, del resto parecchie vetture vendute nel vecchio continente possiedono parti oppure sono state prodotte direttamente in Cina.

La stessa Tesla potrebbe avere dei problemi, poiché esporta dalla Giga Shanghai le sue auto europee, in particolare Model 3 e Model Y (anche la nuova Tesla Model 3 2024 arriva dalla Cina). L’affare però potrebbe essere più grande di quanto la stessa Unione Europea si aspettava: come Tesla infatti anche BMW, Renault e altri marchi occidentali utilizzano fabbriche cinesi per acquistare batterie o assemblare veicoli. L’inchiesta UE dovrà accertare che tutte le aziende che in qualche modo hanno a che fare con la Cina non abbiano usufruito di benefici governativi per abbattere i prezzi - e non sarà certo semplice.

Tuttavia a proposito di Tesla c’è già qualche “fonte informata sui fatti” disposta a parlare: l’azienda di Elon Musk sarebbe fra quelle in grado di sfruttare vantaggi locali. Sotto la lente d’ingrandimento ci sono anche BYD, SAIC Motor e Nio. Ricordiamo che Tesla ha iniziato a esportare automobili prodotte in Cina dalla fine del 2020, a meno di un anno dalla messa in funzione dell’impianto di Shanghai. Questo nonostante la società abbia fatto partire la produzione anche presso la Giga Berlin tedesca, fabbrica ancora troppo piccola per soddisfare il fabbisogno europeo di Model 3 e Model Y (in Germania si producono solo le Model Y Performance). Nei primi 7 mesi del 2023 Tesla ha venduto in Europa all’incirca 93.700 auto prodotte in Cina, il 47% di tutte le auto consegnate nel continente. Il brand MG di SAIC Motor dovrebbe essere il secondo più grande esportatore con circa 57.500 unità immatricolate.

Nel caso in cui la UE dovesse decidere di colpire Tesla (e altri) per il suo operato in Cina, per la società di Elon Musk ci sarebbe un clamoroso contraccolpo. Le auto potrebbero costare di più (magari a causa di una “tassa extra” di importazione) a tutto vantaggio di brand “puliti” che non producono auto con l’aiuto economico/fiscale della Cina. Tesla Model 3 e Tesla Model Y potrebbero perdere i prezzi vantaggiosi di cui godono in questo momento e questo in Italia significherebbe anche limitare l’accesso agli incentivi (la Model 3 rientra negli incentivi per il rotto della cuffia). Non possiamo fare altro che rimanere a guardare e vedere come si evolverà l’inchiesta UE che, di fatto, potrebbe aver scoperchiato un enorme vaso di Pandora.