In UE l'energia green supera per la prima volta quella fossile, Italia ancora indietro

In UE l'energia green supera per la prima volta quella fossile, Italia ancora indietro
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L'Europa è probabilmente il continente che più sta lavorando, grazie all'UE ovviamente, per dismettere il carbone e adottare quante più fonti rinnovabili possibili per la produzione di energia elettrica. La strada iniziata è certamente quella giusta, visto che già oggi nel 2020 l'energia green ha superato quella fossile in termini produttivi.

Proprio nell'Unione Europea la produzione da fonti rinnovabili ha toccato in questo mese di luglio il 40%, e per fonti rinnovabili si intende ovviamente un mix di vento, sole, acqua e biomassa. L'energia fossile invece è scesa al 34%, un sorpasso che ha un sapore "storico" e che rappresenta ovviamente un ottimo segno in vista di un'Europa Fossil Fuels Free.

L'energia green è salita dell'11%, mentre la produzione da fonti non rinnovabili è scesa addirittura del 18%. In particolare la produzione da carbone è crollata del 32%, il gas naturale è a -6% in tutta la UE. Guardando ai singoli Paesi invece, la rivolta green è guidata dalla Germania, con un calo di "energia fossile" del 39%, e dalla Romania, al 40%, seguono poi Polonia (12%), Repubblica Ceca e Bulgaria (20%).

Bene anche Spagna, Portogallo, Austria, Grecia e Irlanda, mentre Austria e Svezia hanno chiuso le loro ultime centrali a carbone lo scorso mese di marzo. Purtroppo, per ora almeno, non c'è traccia dell'Italia fra i Paesi più virtuosi, il COVID-19 ha anche rallentato tutti i processi avviati in materia e ci vorrà del tempo per rimettersi in marcia. Speriamo però di recuperare il prima possibile.