Troppe auto a km 0 nelle concessionarie FCA: l'azienda spiega perché

Troppe auto a km 0 nelle concessionarie FCA: l'azienda spiega perché
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Che il Gruppo FCA meriti uno scossone generale dopo la fusione con PSA è innegabile. Sono molti i punti della strategia attuale da rivedere, ed effettivamente i piani alti delle due compagnie hanno già iniziato a lavorare in questo senso.

Pensiamo ovviamente alla nuova line-up Alfa Romeo e la nuova Fiat Punto 2021, FCA però dovrà migliorare anche le sue analisi di mercato. Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato della scontentezza di alcuni concessionari FCA in merito alla sovrapproduzione di automobili, si parla infatti di oltre 40.000 unità in eccedenza rispetto agli ordini effettivi.

L'ipotesi che FCA volesse in qualche modo "gonfiare" i bilanci delle vendite avanzata da qualcuno era in teoria solo una grande provocazione, l'azienda infatti ha risposto in maniera pacata e del tutto tranquilla a Bloomberg. Al giornale finanziario FCA ha detto che "le auto a km 0 in aumento nei concessionari sono frutto di un'analisi predittiva pensata appositamente per far combaciare la richiesta alla disponibilità", anche se a questo punto ci verrebbe da pensare che l'analisi sia in qualche modo errata, tarata in modo diverso rispetto al mercato reale.

Inoltre dagli Stati Uniti non arrivano certo venti positivi: sembra infatti che proprio FCA abbia accettato di pagare - lo scorso settembre - una sanzione da 40 milioni di dollari alla Securities and Exchange Commission (la SEC che spesso litiga con Elon Musk per le sue sparate su Twitter) per aver dichiarato cifre di vendita differenti da quelle reali. L'ingresso di PSA dovrà rimettere ordine anche da questo punto di vista, rendendo FCA una realtà ancora più solida e soprattutto trasparente.