Epidemia di Covid-19 colpisce anche il Gruppo FCA: due operai ci hanno appena lasciato

Epidemia di Covid-19 colpisce anche il Gruppo FCA: due operai ci hanno appena lasciato
di

Il Coronavirus si sta espandendo a ritmi incontrollati negli Stati Uniti. Nel continente nordamericano si stanno effettuando tamponi in modo estensivo, i quali stanno confermando la gravità dell'epidemia anche al di fuori dell'Europa.

Ovviamente anche l'industria automobilistica subisce parecchio la situazione, e infatti è recente la notizia che riporta di due morti presso gli stabilimenti statunitensi del Gruppo FCA. Erano entrambi lavoratori coinvolti nella catena di assemblaggio, cosa appena confermata dalla UAW (United Automobile Workers).

Un portavoce della società appena citata ha detto che uno di essi aveva lavorato per costruire pick-up Ram che FCA produce presso lo stabilimento di Sterling Heights, in Michigan. L'altro operaio era invece impiegato presso la fabbrica di Kokomo, in Indiana. Non è ancora chiaro quando queste due persone sono morte, e se siano le stesse risultate positive pochi giorni fa proprio a Sterling Heights e Kokomo.

"Voglio estendere le mie più sincere condoglianze da parte mia e dell'intera International Executive Board per le famiglie dei nostri due membri, occupati presso FCA Kokomo, IN, e presso FCA Sterling Heights, MI, i quali hanno perso la vita a causa del virus. E' una terribile tragedia per l'intera famiglia di UAW." Queste le parole del presidente di UAW Rory Gamble nelle sue ultime dichiarazioni pubbliche.

Stando agli ultimi numeri, che riportano il superamento dei 50.000 contagli negli Stati Uniti, la situazione è forse più grave di quanto precedentemente preventivato. A New York si sono già prese misure drastiche per rispondere alla emergenza, le quali hanno costretto le persone a stare in casa il più possibile. L'efficacia è testimoniata da riprese incredibili fatte a Manhattan, diventata adesso un'area metropolitana fantasma. Al contempo però i lockdown sembrano dare sollievo alla qualità dell'aria delle nostre città, lo riporta uno studio americano effettuato su varie aree urbane.