Toyota taglierà il 40% della produzione globale di auto a causa della scarsità di chip

Toyota taglierà il 40% della produzione globale di auto a causa della scarsità di chip
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La pandemia da Covid-19 ha creato problemi in ogni ambito, e limitandoci a parlare del mercato automobilistico, ha causato, e sta causando, la più grande crisi che si sia mai registrata in questo ambito. Toyota, uno dei produttori più grandi e solidi al mondo, era riuscita a “tenere botta” fino a questo momento, ma anche lei alza bandiera bianca.

Il problema è sempre lo stesso, ossia la mancanza di chip. La pandemia ha rallentato la produzione dei semiconduttori perché molte fabbriche hanno chiuso oppure hanno ridotto drasticamente lo sforzo sulle linee produttive, dall’altra parte la richiesta di chip si è impennata con i vari lockdown perché le persone hanno iniziato ad acquistare console, PC, materiale elettronico vario e tanto altro, per ingannare il tempo durante i giorni passati a casa.

Finora la casa giapponese se l’è cavata grazie all’immensa scorta di chip che aveva messo da parte dopo il disastro nucleare di Fukushima avvenuto nel 2011. In quell’occasione la casa aveva ordinato ai fornitori di detenere una quantità extra di chip, una mossa che ha assicurato un po’ di tranquillità in più in questo periodo ma che adesso non basta più, e quindi anche Toyota ha annunciato un taglio alla produzione del 40% a partire dal prossimo settembre.

I piani parlavano di una produzione di circa 900 mila veicoli per il prossimo mese, ma ne verranno costruiti soltanto 540 mila. Inoltre Toyota ha spiegato che verranno bloccate 27 linee di produzione in 14 stabilimenti in tutti il mondo, e per farvi capire la portata di questa scelta, sappiate che le 14 fabbriche hanno 28 linee di produzione totali. Secondo Roadshow, lo stabilimento che continuerà a lavorare è quello di San Antonio, in Texas, al cui interno si costruiscono i pick-up Tacoma e Tundra.