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Toyota non è ottimista sull'impatto che avrà il covid-19 sulle sue finanze. La casa automobilistica, confermando che l'automotive rischia l'implosione per colpa della pandemia, usa parole estremamente forti per descrivere il suo futuro e la sua situazione attuale.
«Il declino nel numero di veicoli venduti», racconta Akio Toyoda, CEO di Toyota, «sarà ancora più grande di quello registrato durante la crisi Lehman Brothers, ma siccome siamo ancora in grado di essere profittevoli, possiamo continuare ad investire sul futuro.»
Che in parole povere significa continuare a puntare su guida autonoma e smart city, proprio su quest'ultimo fronte Toyota aveva avviato un progetto estremamente ambizioso. Toyota vuole costruire una città da zero. Parliamo di due scommesse a lunghissimo termine, e il fatto che la casa automobilistica giapponese non se ne voglia disimpegnare è un ottimo segnale.
Toyota si aspetta utili operativi per 500 miliardi di Yen (4.6 miliardi di dollari), contro i 2.4 bilioni (!) dell'anno precedente; non verrà raggiunto nemmeno l'obiettivo auspicato dagli analisti di 1.8 bilioni di Yen in profitti. Toyota, scrive Jalopnik, parla di un crollo dei profitti dell'80% su base annua.
Sarà l'anno più debole per Toyota dal 2011/12 ad oggi. Nel 2012 il Giappone era stato messo in ginocchio da un uno tsunami estremamente violento.
Il gruppo Toyota si aspetta di calare dai 10.5 milioni di veicoli venduti durante il 2019 ad un numero vicino agli 8.9 milioni.
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