Toyota Celica del '72 abbandonata per 20 anni e tirata a lucido: risultato stupefacente

Toyota Celica del '72 abbandonata per 20 anni e tirata a lucido: risultato stupefacente
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Stephan Papadakis, ex pilota di Formula Drift, ha acquistato una splendida Toyota Celica del 1972 che si può tranquillamente definire una classica “auto da fienile”. Il mezzo giapponese è infatti rimasto a prendere polvere per ben 20 anni.

Toyota ha sempre attirato l'interesse degli appassionati e spesso e volentieri è stata oggetto di elaborazioni più o meno discutibili, come ad esempio la Celica camuffata da Ferrari 430 di un amatore britannico. Il restyling a cui è stato sottoposto il modello del 1972 resta comunque di un altro livello: stiamo parlando di un'auto custodita per due lunghe decadi in un garage, fino alla morte del suo precedente proprietario, quando la famiglia ha deciso di metterla in vendita al miglior offerente.

Ha quindi colto la palla al balzo Stephan Papadakis, che dopo essersela assicurata l'ha sottoposta ad un piccolo restauro e ad una messa a punto, rimettendola in strada. L'ex pilota ha voluto mostrare al mondo intero il suo gioiello attraverso un video pubblicato sul proprio canale YouTube Papadakis Racing, ed in particolare lo stato in cui versava la Celica di 50 anni fa, completamente impolverata ma comunque in buone condizioni per la sua età.

Papadakis ha voluto regalare un tocco personale alla classica nipponica, a cominciare da un nuovo set di cerchi in lega da 15 pollici, sicuramente più appariscenti rispetto a quelli standard da 13 pollici, ma anche un nuovo spoiler anteriore, un alettone posteriore e dei parafanghi imbullonati. Modifiche anche nell'abitacolo, visto che la Toyota Celica del 1972 è stata impreziosita con un sedile da corsa TRD (la divisione corse di Toyota) in fibra di vetro, con l'aggiunta di un volante Abarth (un bel tocco di italianità che non guasta mai) e dei quadranti aggiornati. Sono stati infine montati dei nuovi sistemi di raffreddamento e riscaldamento con delle prese d'aria intercambiabili.

Sotto il cofano la Toyota Celica del 1972 si è presentata con un motore da 2.0 litri aspirato per una potenza di 145 cavalli e Papadakis ha deciso di aggiungere una batteria leggera, mentre il telaio è stato aggiornato con delle sospensioni regolabili e dei nuovi freni a disco e a tamburo a marchio Wilwood. Un recupero davvero importante, tenendo conto che di fatto l'auto giapponese era ferma con le quattro frecce da più di vent'anni. E chissà che non sia proprio una nuova Celica il misterioso progetto elettrico svelato da Toyota ad ottobre: sarebbe un ritorno che gli amanti dei rally anni '80 e '90 attendono da tempo.