Toyota alzerà prezzi in Europa e Stati Uniti: aumenti minimi ma necessari

Toyota alzerà prezzi in Europa e Stati Uniti: aumenti minimi ma necessari
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Mentre Toyota dà spettacolo al SEMA Show 2022, i dirigenti della casa automobilistica giapponese hanno le idee chiare per il futuro dei suoi veicoli: nel 2023 ci sarà un aumento dei prezzi negli Stati Uniti e in Europa alla luce dei costi di produzione aumentati nel corso degli ultimi mesi.

Come riportato da CarScoops, i recenti dati relativi al trimestre luglio-settembre sono stati il segnale chiave per Toyota: l’utile operativo è sceso del 25% e il margine di profitto dal 9,9% al 6,1%, mentre l’utile netto è calato del 32%. Le regioni di Nord America ed Europa sono state le più influenti con una perdita operativa rispettivamente di 172,3 milioni di dollari e 534,2 milioni di dollari.

È allora evidente la ragione per cui siano necessari cambiamenti di prezzo per i veicoli Toyota in tali mercati, ma è ancora ignoto l’effettivo ammontare aggiuntivo: “Ci stiamo davvero scervellando nel tentativo di trovare il livello di prezzo appropriato. Abbiamo iniziato a riflettere il più possibile quei prezzi più alti nel veicolo”, ha dichiarato Jun Nagata, Chief Communication Officer di Toyota.

Per mantenere le automobili a un prezzo giusto senza modificare la concezione del veicolo è necessario trovare un equilibrio; anzi, Nagata stesso ha confermato che Toyota vuole mantenere le variazioni di prezzo al minimo per soddisfare le aspettative degli acquirenti. Ciononostante, resta un aumento necessario alla luce dei costi più elevati innescati in parte dalla carenza di microchip. Molto probabilmente, questo innalzamento verrà confermato soltanto dopo avere discusso con i fornitori dei singoli componenti.

Nel frattempo, c’è anche chi agisce al contrario: lo scorso ottobre Tesla ha abbassato i prezzi di Model 3 e Model Y in Cina.