Tesla, secondo taglio di prezzo in 3 mesi: i nuovi guai arrivano dalla Cina
Tesla continua a vivere un inizio 2023 choc, in linea con quanto accaduto negli ultimi mesi dell'anno passato. Le ultime notizie negative inerenti il colosso di proprietà di Elon Musk ci giungono dalla Cina, dove l'azienda che produce auto elettriche è stata costretta ad abbassare i prezzi di vendita.
Nulla di particolarmente sorprendente, potrebbe obiettare qualcuno, se non fosse che si tratta del secondo calo di listino nel giro di soli 3 mesi. Tesla è stata di fatto costretta ad abbassare i prezzi nell'immenso territorio cinese e ad aver subito un taglio sono state le Model 3 e le Model Y, quest'ultima in arrivo in un modello più economico grazie alle celle 4680.
La bomba è stata sganciata dal Taipei Times, quotidiano autorevole che ha citato alcune fonti a conoscenza diretta di un piano che ha l'obiettivo di aumentare la domanda di Tesla nella fabbrica di Shanghai. Tenendo conto della precedente riduzione di prezzo pratica ad ottobre 2022, quindi degli incentivi introdotti per gli acquirenti cinesi, le Tesla costano ora fra il 13% e il 24% in meno rispetto ai prezzi dello scorso mese di settembre, e ciò rappresenta senza dubbio un danno per la multinazionale di proprietà del miliardario di origini sudafricane, tenendo conto che la Cina è il secondo mercato più importante al mondo per l'azienda dopo gli Stati Uniti.
Nonostante il 2022 sia stato da record per Tesla con 1,3 milioni di auto piazzate in tutto il mondo, le prospettive a breve termine per l'azienda sembrano tutt'altro che rosea alla luce anche del recente calo (giusto per dire un eufemismo) in Borsa, dovuto all'acquisto di Twitter e alla successiva vendita in massa di azioni da parte dello stesso Elon Musk.
Negli scorsi mesi Tesla era riuscita a mantenere stabili i suoi prezzi se non addirittura aumentarli, ma Musk aveva dichiarato che alcuni cambiamenti dovuti ai tassi di interesse avrebbero influito sul costo dei veicoli, sia nuovi che usati, di conseguenza sarebbe stato necessario effettuare una riduzione per sostenere la crescita dei volumi.
FONTE: taipeitimes
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