Tesla richiama altre 130.000 vetture per un problema al display in fase di carica

Tesla richiama altre 130.000 vetture per un problema al display in fase di carica
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Quella di Tesla sembra una maledizione: la società californiana sta per richiamare altri 130.000 modelli americani per un problema al display in fase di carica. Si tratta però di un richiamo "morbido", alleggerito dalla potenza di internet.

Tesla richiamerà dunque circa 130.000 vetture prodotte negli USA a causa di un problema al display centrale: il sistema di infotainment rischia di surriscaldarsi mentre l'auto è in fase di carica, con il software che inizia a laggare o con lo schermo che diventa completamente bianco. Sembra che i processori di queste Tesla non riescano a raffreddarsi correttamente mentre la vettura è connessa a una colonnina oppure si sta preparando a farlo, preriscaldando le batterie.

Questo richiamo riguarderebbe Model S e Model X del 2021 e del 2022, ma non solo: nella lista ci sono anche Model 3 e Model Y del 2022. Tuttavia solo alcune vetture vendute con un determinato firmware possono manifestare il problema, che come effetto collaterale può far funzionare in malo modo la telecamera posteriore, le luci di emergenza, le modalità di marcia (D, N, R).

Tesla ha deciso per il richiamo dopo 59 casi in assistenza, iniziando ad allarmare i propri Service Center e preparando le mail che arriveranno ai clienti a partire dal prossimo 1 luglio 2022. Appena sopra però parlavamo di un richiamo "morbido": non bisognerà portare le auto in assistenza, infatti, il problema verrà risolto grazie a un semplice aggiornamento software over-the-air. Abbiamo anche parlato di maledizione, con Tesla che nel 2022 ha già effettuato 11 richiami (Tesla deve rimuovere il Boombox), coinvolgendo circa 2,3 milioni di veicoli. Fortunatamente però il marchio californiano se la cava spesso con degli aggiornamenti software, evitando così il richiamo in officina.