La Tesla Model S in 'Chill Mode' è una lumaca: ecco perché

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La Tesla Model S Plaid negli ultimi mesi è stata testata in ogni singolo ambito possibile e immaginabile, ma è chiaro che l'elemento più intrigante della super EV fosse la sua accelerazione. In effetti l'ammiraglia a zero emissioni è riuscita a mantenere le promesse e a restituire un quarto di miglio in meno di 9 secondi.

Ora come ora soltanto un mostro del calibro della Rimac Nevera può battere la EV californiana sul dritto grazie ai suoi quasi 2.000 cavalli di potenza e alla sua natura da hypercar. Detto questo, non tutti sanno che la Model S Plaid riesce a ottenere tempi pazzeschi anche per via della modalità "Drag Strip Mode", che sistema vari parametri per consentire una partenza lampo.

Per chi invece non desidera bruciare lo 0 a 100 km/h oppure il quarto di miglio esistono altre due modalità particolarmente interessanti: "Chill" e "Sport". La seconda rende un po' più docile la risposta e più regolare l'assetto facendo perdere alla EV circa mezzo secondo sullo scatto da 0 a 100 km/h e un secondo sul quarto di miglio. La modalità "Chill" invece si rifiuta categoricamente di mandare i motori elettrici a tutta birra, e comporta uno scatto da 0 a 100 km/h da oltre 7 secondi (a fronte dei 2 secondi in modalità Drag Strip) e un quarto di miglio percorribile in 15,27 secondi ad una velocità in uscita di appena 151 km/h.

Data la natura completamente elettrica dell'acceleratore, è davvero facile per il team addetto al software limitare l'erogazione della potenza in base alla modalità selezionata, per cui se il conducente ha intenzione di rilassarsi pur schiacciando a fondo il pedale destro, la casa automobilistica californiana glielo permette senza alcun problema.

Per avviarci a concludere vogliamo rimandarvi ad un esperimento particolarmente eccentrico effettuato di recente proprio sulla berlina elettrica premium di Palo Alto: ecco la prima Tesla Model S con motore V8 mentre scende in strada dopo un anno in officina.