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La maggioranza degli automobilisti non crede pienamente all'autonomia che le case produttrici indicano per le proprie vetture. Il motivo è da ricercare nelle riserve delle auto tradizionali e nei battery buffer delle EV? Le ragioni sono molteplici.
Dal nostro canto sappiamo che le case automobilistiche preferiscono fornire numeri al ribasso, per una maggiore sicurezza data da un'autonomia superiore a quella dichiarata. Nel caso di Tesla questo avviene però in modo particolare, stando a quanto riportato dal canale YouTube Tesla Killer
Quando la batteria è completamente carica la macchina mostra una certa autonomia. Nel caso del video in alto parliamo di 489 chilometri al 99 percento di carica. La percorrenza esatta può essere ottenuta guidando la EV in base alla constante di consumo di energia degli standard EPA.
Come potete vedere voi stessi Tesla mostra la costante in modo molto semplice tramite il display di bordo e, basandosi su di essa, Tesla Killer ha guidato la sua Model 3 esattamente con quel preciso consumo per 421,6 chilometri. E non si è minimamente avvicinato allo 0 percento, dando fondamento alla sua teoria.
Non appena raggiunge i 100 km a schermo sarebbero dovuti rimanere 389 km di range, ma il computer di bordo avvisava di 383 km restanti, con uno scarto di 6. In seguito, invece di attendere di aver percorso 200 km totali, ha aspettato che l'autonomia dichiarata scendesse di 100 km rispetto alla misurazione precedente, mostrando 284 km restanti. A quel punto però la macchina aveva realmente percorso 192,8 km, e quindi circa 7,2 km meno di quanto predetto.
Il proprietario della Model 3 ha quindi calcolato che che la Tesla scala circa 105 km di autonomia ogni 100 km realmente percorsi, per una differenza del 5 percento. In pratica, quando lo stato di carica raggiunge lo 0 percento, la verità è che il pacco batteria contiene ancora il 5 percento di carica.
Riassumendo, Tesla crea il suo battery buffer virtuale informando il conducente di poter offrire meno autonomia di quella realmente a disposizione, in modo tale da poter fornire qualche chilometro in più quando la vettura è allo 0 percento.
Per restare nell'argomento vi rimandiamo ad un'altra diatriba riguardante Tesla, e più nello specifico il cavo di ricarica e la possibilità di staccarlo a macchina spenta. Infine dal brand arrivano interessanti notizie, poiché l'arrivo dei taxi Tesla senza conducente è prevista per la fine di quest'anno, nonostante la pandemia di Covid-19.
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