
La Tesla da 25.000 dollari con batterie 4680 è assurda ma fattibile per un analista
Tesla, nel corso dell'ultimo Battery Day, si è posta un obiettivo estremamente ambizioso: alcuni mesi fa ha annunciato l'arrivo sul mercato di un'elettrica compatta da 25.000 dollari, la quale avrebbe comunque fornito prestazioni in termini di autonomia almeno paragonabili a quelle dei modelli attualmente in commercio.
Parte del pubblico ha definito il progetto come fin troppo arduo, anche per un brand come quello di Fremont, ma a quanto pare l'analista Vijay Rakesh, in forze presso Mizuho Securities, non soltanto ha affermato che presto la quotazione della società in borsa raggiungerà gli 820 dollari per azione, ma che la Tesla eccezionalmente economica e facente uso delle batterie con celle 4680 è pienamente nelle possibilità del produttore.
"L'elemento chiave per realizzare una EV da 25.000 dollari sono le batterie 4680, come fatto notare da Tesla stessa, e queste sono sulla strada per raggiungere un volume da produzione in 12-18 mesi presso Berlino, con un target di 100 GWh per il 2022. Tesla ha oltretutto affermato di aspettarsi forniture doppie da parte dei suoi partner LG e Panasonic per il prossimo anno."
In pratica Rakesh ha legato a doppio filo il nuovo modello e le celle 4680, e da parte nostra l'accostamento è del tutto lecito, dato che un veicolo più piccolo dovrà avere un pacco batterie con densità energetica molto più elevata. Le tecnologie attuali, seppur abbiano raggiunto buoni livelli tecnici, difficilmente consentirebbero al marchio di tagliare il traguardo che la compagnia di Elon Musk si è prefissata.
Da sottolineare anche il fatto che, sebbene Tesla voglia produrre internamente un enorme volume di batterie, ciò non si tradurrà affatto in una chiusura del rapporto coi fornitori citati in precedenza. Se infatti l'obbiettivo della casa automobilistica risiede anche nell'incrementare notevolmente le consegne di vetture annue (e ci sta riuscendo alla grande), sarà praticamente impossibile fare a meno di collaborazione per l'alimentazione delle linee produttive.
Nel frattempo Elon Musk, si sta godendo gli ottimi numeri fatti registrare dalla Model Y soprattutto negli Stati Uniti, ma quanto manca al debutto del crossover a zero emissioni sul Vecchio Continente?
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