Tenta un sabotaggio alla fabbrica Tesla di Fremont: dipendente colto sul fatto

Tenta un sabotaggio alla fabbrica Tesla di Fremont: dipendente colto sul fatto
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Quando sei una delle aziende più chiacchierate del mondo, osannata dai fan e sotto costante osservazione da parte della concorrenza, devi avere mille occhi attivi per evitare attacchi informatici di tutti i tipi. Parliamo di Tesla, che ha appena sventato un sabotaggio presso l’impianto di Fremont.

Parliamo della Gigafactory numero 1, il più grande e importante impianto Tesla del mondo dal quale esce la maggior parte delle auto vendute in USA e in Europa. Ebbene sembra che qualcuno stesse tentando di sabotare la fabbrica californiana, riuscendoci solo per metà. A dirlo, mandando una mail ai dipendenti intercettata da Bloomberg, è stato Al Prescott, responsabile e consulente legale di Tesla, che ha scritto: “Due settimane fa i nostri esperti dei team IT e InfoSec hanno pizzicato un dipendente intento a sabotare in modo doloso una parte della nostra fabbrica di Fremont. Il loro tempestivo intervento ha scongiurato ulteriori danni e la produzione è tornata a pieno regime dopo poche ore.”

“Il dipendente in questione, del quale non vogliamo rivelare il nome, avrebbe tentato di coprire le tracce delle sue malefatte distruggendo un computer aziendale e incolpando un collega. Di fronte alle prove inconfutabili però il dipendente ha alla fine confessato, motivo per cui abbiamo subito interrotto il nostro rapporto lavorativo con lui.”

Come David Fincher faceva dire a Mark Zuckerberg nel suo ottimo film The Social Network, “Non arrivi a 500 milioni di amici senza farti qualche nemico”, motivo per cui Tesla è tanto osannata quanto attaccata. Appena all’inizio del 2020 gli esperti Tesla e l’FBI erano riusciti a scongiurare un attacco ransomware da 1 milione di dollari presso la Gigafactory Nevada, e siamo pronti a scommettere che purtroppo sentiremo ancora storie di questo tipo.