Tavares: 'Dovremo sostituire 1,3 miliardi di auto termiche: come facciamo senza litio?'

Tavares: 'Dovremo sostituire 1,3 miliardi di auto termiche: come facciamo senza litio?'
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Carlos Tavares è tornato a parlare del futuro del settore automotive in occasione del Freedom of Mobility Forum organizzato da Stellantis. Il CEO di uno dei più grandi gruppi mondiali delle auto ha espresso i propri dubbi in merito al ban dell'Ue dal 2035 di benzina e diesel, vetture sostituite da auto elettriche ed e-fuel.

L’accessibilità economica delle auto elettriche è inesistente perché le materie prime per la loro produzione sono scarse e molto costose”, ha affermato Tavares.

Un problema, quello sollevato dal CEO di Stellantis, che vi avevamo riportato anche negli scorsi giorni, dopo che un esperto di metalli aveva spiegato come non vi fosse a disposizione abbastanza litio necessario per la costruzione delle batterie elettriche.

Sappiamo di aver bisogno del litio – ha continuato Tavares - sappiamo che non stiamo estraendo quanto ci serve. Attualmente sul nostro pianeta ci sono 1,3 miliardi di auto alimentate da un motore a combustione. Li sostituiremo con auto elettriche al 100 per cento, e questo richiederà molto litio. Non solo può esserci troppo poco litio, ma la concentrazione dell’estrazione di litio potrebbe causare problemi geopolitici”.

Tavares ha criticato anche la scelta degli e-fuel, fortemente voluti dalla Germania, spiegando: “Con questo approccio normativo adottato dall’Ue, si esclude la possibilità di utilizzare, ad esempio, il biogas. Non possono separare correttamente le emissioni di carbonio dai combustibili fossili dalle emissioni di carbonio che fanno parte del ciclo naturale della natura. Quindi sono preoccupato che i responsabili politici stiano fornendo un quadro troppo ristretto ed escludono opzioni per il trasporto che potrebbero benissimo avere enormi sinergie per le società, sia in termini di convenienza che di mitigazione del cambiamento climatico”.

E ancora: "L'industria dell'auto sta attraversando un periodo di profonde trasformazioni, ma le soluzioni incentrate sull’elettrificazione non risolveranno tutti i problemi", per poi ribadire: "Anche avendo una mobilità pulita e sicura, la grande sfida è quella dell'accessibilità, che al momento non c'è a causa di materie prime scarse e costose".

Secondo Tavares sarebbe fondamentale poter scegliere la tecnologia più adatta a secondo del Paese, parlando di "soluzioni diverse, differenziate fra aree urbane e rurali" e fra "aree diverse all'interno dello stesso Paese: il 40% della popolazione non vive in aree urbane e le aree rurali hanno bisogno di diversi modi di mobilità", non cercando quindi soluzioni "ispirate a una utopia".

Parlando invece dei biocarburanti, per cui spingeva l'Italia, Tavares aggiunge che si tratta di "un’occasione persa. La nostra società sta perdendo del potenziale non avendo una regolazione per la neutralità tecnologica. C'è una grande perdita di creatività e di potere scientifico nell'imporre una sola tecnologia invece di creare una sana competizione, significa togliere potere alla scienza che può trovare nuove soluzioni alla decarbonizzazione del settore auto".

Al di là delle critiche Stellantis si farà trovare pronta: “Per rispettare la scadenza del 2035, ma sfortunatamente la decisione su questo punto andava presa prima, magari nel 2014 o nel 2015, non nel 2023. L'elettrificazione sarà una grande trasformazione dell'industria con un grande impatto sulla società e la gente dovrà essere preparata. E come ho detto in una conversazione con un politico europeo neppure i Parlamenti possono sconfiggere la fisica".