Uno studio evidenzia che molte persone non caricano le auto plug-in hybrid

Uno studio evidenzia che molte persone non caricano le auto plug-in hybrid
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In giro per le strade ci sono sempre più auto ibride, in particolare quelle plug-in hybrid, grazie agli ecoincentivi e alle sempre più forti pressioni mediatiche che spingono verso la mobilità elettrificata, ma a quanto pare le persone non utilizzano le auto PHEV come dovrebbero.

È ciò che si apprende leggendo quanto emerso da uno studio dell’International Council on Clean Transportation, che ha evidenziato come tante persone utilizzino le PHEV (per apprendere tutti i termini della mobilità elettrica consultate il nostro glossario delle auto EV) come normalissime auto a combustione interna.

Dai dati raccolti durante lo studio è emerso che i proprietari di auto plug-in hybrid non caricano la propria vettura e utilizzano soltanto il motore termico, infatti le auto PHEV consumano in genere tra il 42% e il 67% in più rispetto alle stime EPA, mentre l’utilizzo della sola propulsione elettrica è inferiore del 26-56% rispetto alle ipotesi originali. Il motivo che porta i proprietari di auto plug-in a non caricarle è un mistero, ma è innegabile che questo modus operandi danneggia in primo luogo le tasche dei proprietari stessi.

Un’auto PHEV costa generalmente di più rispetto ad una versione MHEV o soltanto termica (l’Alfa Romeo Tonale è diventata la prima plug-in hybrid del marchio), ma lo spreco di denaro continua utilizzando l’auto in questa maniera: il motore termico consuma di più del normale perché deve portarsi dietro il peso extra della parte elettrica (motore e batterie), le prestazioni calano e, non ultimo, non si contribuisce alla riduzione di emissioni nell’ambiente.

Ognuno è libero di fare quello che crede, ma da questa vicenda sorge un problema: che senso ha proporre dei corposi ecoincentivi sulle auto plug-in hybrid se poi le persone le utilizzano come auto termiche standard?