Stop alle buste vaganti in l'abitacolo: ecco la cintura di sicurezza per borse e sacchetti

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Ammettetelo, quante volte siete entrati in macchina appoggiando qualcosa sul poggiapiedi di fronte al sedile passeggero? Non bastano due mani per contare e scommettiamo che spesso vi sarete ritrovati a raccogliere ciò che avevate nel sacchetto, borsa o altro. Ebbene, qualcuno ha trovato una soluzione, tanto semplice quanto efficace.

Si chiama BAGO, ed è un oggetto studiato apposta per sostenere nella posizione corretta ciò che trasportate con voi. Si tratta di una cintura di sicurezza, che al posto dell’aggancio che noi tutti conosciamo utilizza una fibbia dotata di una semplice morsa. La cintura va ancorata all’interno del vano portaoggetti, e successivamente si può regolare la sua lunghezza in modo tale che possa tenere gli oggetti in posizione eretta senza che si rovescino.

Come detto è un sistema molto semplice e banale, ma finora mai nessuno aveva avuto la brillante idea di metterla in pratica, per questo Dan Stevenson ha deciso di aprire una raccolta fondi su Kickstarter per produrre l’oggetto miracoloso. Inutile dire che la campagna di crowdfunding è stata un successo, e i bakers riceveranno il loro prodotto entro maggio, mentre gli altri potranno continuare ad acquistarlo su Indigogo Indemand, con consegne previste per il prossimo giugno.

È una stupidaggine che va a mettere una pezza su una mancanza congenita a cui ormai siamo abituati, ma che quando viene proposta dalle stesse case costruttrici è impossibile che passi inosservata. Ci riferiamo alla Hyundai Ioniq 5 (qui potete leggere la nostra prova su strada della Hyundai Ioniq 5 RWD), che sotto al bracciolo ha un vano perfetto per accogliere le borse del pubblico femminile, ma anche buste di piccole/medie dimensioni o piccoli zaini, e chissà che non sia uno dei segreti dietro al grande successo del modello elettrico Hyundai.

Niente più sacchetti del fast food rovesciati, borse con PC e tablet sbattute a destra e sinistra, o prodotti dei supermercati scivolati inavvertitamente sotto al sedile. Una rivoluzione più impattante della mobilità elettrica...no forse stiamo esagerando, ma è un’idea brillante.