Stellantis presenta il suo piano per il futuro: tante nuove auto e strategie industriali

Stellantis presenta il suo piano per il futuro: tante nuove auto e strategie industriali
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In un momento piuttosto delicato della nostra storia, dopo due anni di pandemia e nel vivo della guerra tra Russia e Ucraina, da Amsterdam Carlos Tavares, CEO di Stellantis, ci illustra il piano “Dare Forward 2030” che caratterizzerà il futuro del gruppo, con tanti nuovi modelli e scelte industriali ben precise.

E la cosa che salta subito all’occhio è che nonostante il momento storico, Stellantis continua ad essere proiettata con tutte le sue forze verso la mobilità elettrica, nonostante le recenti dichiarazioni evidenziassero quanto la svolta elettrica fosse troppo rapida e voluta per meri motivi politici. Invece le idee verso la mobilità più pulita sono chiare, e il Gruppo mira a ridurre le sue emissioni di CO2 del 50% entro il 2030, fino a raggiungere la completa neutralità climatica entro il 2038.

Per raggiungere tali obiettivi, Stellantis ha intenzione di presentare più di 75 nuove auto elettriche entro il 2030, e più precisamente 45 modelli entro il 2024 e altri 25 modelli per il 2027. Tra queste nuove auto è stata presentato il primo SUV elettrico di Jeep, atteso per gli inizi del 2023, a cui si affiancherà un nuovo pick-up RAM 1500 BEV nel 2024, destinato al mercato americano.

Infatti nel piano del gruppo anche il mercato d’oltreoceano è molto importante e vedrà l’arrivo di 25 nuovi modelli alimentati a batteria, compresa una prima muscle car full-electric sotto il marchio Dodge, così come il pick-up citato pocanzi.

Il raggiungimento degli obiettivi fissati dal gruppo non passa soltanto dalla presentazione di nuovi veicoli. Questi infatti devono anche essere venduti e la loro diffusione sarà facilitata da una riduzione dei costi per l’acquisto, quantificabile in un taglio del 40%, ottenuto riducendo i costi medi di produzione, di distribuzione e migliorando l’efficienza di questi reparti grazie agli investimenti sulla ricerca e sviluppo.

Tavares ha speso anche alcune parole sul lavoro svolto fino ad oggi. Ad un anno di distanza dalla creazione di Stellantis, nata dalla fusione di FCA e PSA, il gruppo ha visto ottimi risultati finanziari, con un utile di 13,4 miliardi di euro e ricavi netti quantificabili in 152 miliardi di euro.

Infine non è mancato un rimando sul conflitto tra Ucraina e Russia. A tal riguardo, il CEO di Stellantis ha annunciato l’apertura di un fondo destinato ai profughi ucraini in fuga dalla guerra. Ricordiamo infatti che anche il mondo dell’automobile si sta schierando in questo conflitto: ad esempio, Volvo è stata la prima casa costruttrice a interrompere le vendite in territorio russo.

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