Stellantis, obiettivo abbassare il prezzo delle auto elettriche: ecco come ci riuscirà

Stellantis, obiettivo abbassare il prezzo delle auto elettriche: ecco come ci riuscirà
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Ora che lo stop all'Ue di diesel e benzina dal 2035 è diventato legge, la sfida delle grandi case automobilistiche mondiali sarà quella di rendere le auto elettriche maggiormente accessibili alla massa. Stellantis, a riguardo, è al lavoro per cercare di contenere i costi attraverso diverse soluzioni.

Carlos Tavares, CEO di Stellantis, oltre a richiedere nuovamente incentivi, ha esternato nel corso della presentazione dei risultati finanziari 2022 quali saranno le mosse nell'immediato futuro del gruppo per ridurre il prezzo dei modelli a zero emissioni.

Il primo step sarà quello di adottare batterie litio-ferro-fosfato per almeno alcuni modelli di auto. Le batterie LFP sono già utilizzate in Cina per la maggior parte delle vetture del mercato interno: hanno una densità minore rispetto a quelle tradizionali agli ioni di litio, e proprio per questo meno costose. "Abbiamo bisogno di LFP e quindi avremo le LFP. Perché ci permetteranno di realizzare auto a prezzi accessibili per le classi medie”, ha detto Tavares, che poi ha aggiunto: “Quando arriveranno? Non si sa. Ma potrebbe non mancare molto”.

A riguardo va tenuto conto del rapporto fra la società controllata ACC e i cinesi di CATL (principale produttore di batterie per auto elettriche al mondo) che dovrebbe permettere di avere un accesso ad accumulatori LFP che il colosso orientale fornisce già a diverse case automobilistiche. CATL intende espandersi ed investire in Europa, di conseguenza la collaborazione con Stellantis potrebbe fare da ulteriore volano per sbarcare nel Vecchio Continente.

Con l'introduzione delle batterie LFP ad esempio su Fiat 500 e Peugeot 208, il prezzo al listino potrebbe ridursi sensibilmente, rendendo così più accessibili le vetture elettriche agli automobilisti, ed in particolare a coloro che per la prima volta vogliono affacciarsi al mondo EV.

Il rovescio della medaglia evidenzia come la dipendenza di batterie dalla Cina possa ulteriormente intensificarsi nei prossimi anni, rallentando quindi quell'indipendenza nel campo delle batterie che l'Europa sta faticosamente cercando di raggiungere.