Stellantis e Hyundai fermano la produzione dopo il blocco russo sull'export delle auto

Stellantis e Hyundai fermano la produzione dopo il blocco russo sull'export delle auto
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Il conflitto russo-ucraino non si combatte più soltanto sul piano militare ma anche in termini economici. Dopo le innumerevoli sanzioni dell’occidente ai danni dell’invasore, la Russia risponde con un blocco dell’importazione e dell’esportazione di numerosi beni, tra i quali molti componenti necessari alla produzione di automobili.

Non esiste ancora una lista dettagliata di tutto ciò che è stato bandito, ma nell’elenco dovrebbero esserci alcuni componenti fondamentali all'assemblaggio delle auto, così come le vetture stesse. Stando a quanto dichiarato da BBC News, il divieto sull’export interesserà i 48 paesi che hanno svolto azioni contro la Russia, a seguito della sua invasione in Ucraina.

Stellantis ha fatto sapere ai microfoni di Carscoops che ha già fermato l’import e l’export di veicoli dalla Russia, fermando in particolare la produzione degli stabilimenti di Kaluga, adibiti all’esportazione dei veicoli commerciali Citroen Jumpy, Peugeot Expert e Opel Vivaro destinati ai paesi dell’Europa occidentale.

Anche Hyundai ha degli stabilimenti in territorio sovietico, e ha fatto sapere che: “La nostra azienda è profondamente preoccupata per la situazione in Ucraina. Possiamo confermare che le operazioni di Hyundai Motor Manufacturing Russia sono sospese fino a nuovo avviso a causa di problemi logistici globali in corso con la consegna dei componenti. La sicurezza dei nostri dipendenti e la cura dei nostri clienti rimangono la massima priorità di Hyundai Motor. Ci auguriamo sinceramente che la situazione si risolva pacificamente il prima possibile”.

Facciamo notare che il motivo espresso nell’annuncio dovrebbe “salvare” il costruttore coreano dalle minacce della Russia verso le case automobilistiche come Ferrari e Lamborghini, che hanno deciso di arrestare la produzione nel paese russo.