Snapchat rimuove il filtro 'killer': troppi morti su strada a causa sua

Snapchat rimuove il filtro 'killer': troppi morti su strada a causa sua
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Snapchat è il paradiso dell'effimero, l'applicazione è stata pensata per condividere foto e altri contenuti multimediali per sole 24 ore, un concetto simile a quello delle storie di Instagram. L'app permette inoltre di sovrapporre alla propria immagine dati extra come la posizione, il meteo o la velocità in cui ci si sposta in quel momento.

Proprio quest'ultima opzione ha suscitato moltissime critiche nei confronti dell'app. Dare in pasto ai social un mezzo del genere ha comportato diversi incidenti mortali, generati dalla voglia di oltrepassare i limiti e di rendere pubblica la bravata. Nel 2017 in Wisconsin hanno perso la vita Jason Davis, al volante dell'auto, Landen Brown e Hunter Morby, mentre sfrecciavano per le strade cittadine a circa 200 km/h. I due passeggeri erano occupati a creare contenuti Snapchat con il filtro "killer". I genitori di Morby e Brown hanno successivamente avviato una causa nei confronti di Snap Inc., società proprietaria dell'app, dichiarando che il filtro ha incoraggiato i giovani a raggiungere determinate velocità.

Abbiamo citato il caso più eclatante, ma non è l'unico. In Georgia nel 2016 un uomo ha subito un danno cerebrale a causa di una donna che stava usando Snapchat a bordo della sua Mercedes, l'impatto tra le due vetture è avvenuto ad oltre 160 km/h. Nel 2017 un uomo è stato fermato dalla polizia a bordo di una Dodge mentre viaggiava a 180 km/h, lui stesso dichiarò che lo stava facendo per Snapchat.

Stando a quanto riportato da Buzzfeed, Snapchat è in procinto di rimuovere il filtro, introdotto per la prima volta nel 2013 e successivamente limitato a 35 miglia (circa 56 km/h). Un portavoce dell'azienda ha dichiarato che la rimozione è dovuta allo scarso utilizzo e non alle cause legali ancora attive, come quella che vede protagoniste le famiglie Morby e Brown. Recentemente gli avvocati hanno dichiarato “Anche se questo servirà senza dubbio per la sicurezza dei guidatori in futuro, non non pone rimedio alla scelta di Snapchat di aver creato e distribuito in passato il filtro della velocità”. Il processo si concluderà il 2 agosto e Snap Inc. ha già presentato una richiesta di archiviazione del caso.

La sicurezza alla guida è messa alla prova non solo dalle app su smartphone, ma anche da come ci si comporta con il sistema Infotainment, c'è ad esempio un'app chiamata CarTube che propone di portare l'esperienza di YouTube mentre si guida: una scelta da evitare. Non vanno però dimenticate le app che favoriscono la sicurezza, come Sound Analyser, che scopre il guasto della vettura analizzando il suono.