Sfida elettrica Europa vs Cina: nel taglio costi la chiave della vittoria

Sfida elettrica Europa vs Cina: nel taglio costi la chiave della vittoria
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La filiera automobilistica europea è messa a dura prova dall’arrivo della spietata concorrenza cinese, capace di auto elettriche sempre più raffinate ed economiche. La contromossa delle case europee sarà quella di abbattere i costi, proponendo al pubblico vetture più abbordabili.

Thierry Pieton, CFO di Renault, ha recentemente dichiarato che il miglior modo per contrastare le economiche vetture cinesi è ridurre i costi di sviluppo e produzione, arrivando addirittura ad abbattere del 40% i costi sulla prossima generazione di elettriche del Gruppo Renault, attesa per il 2027.

Luca de Meo, CEO di Renault, ha affermato che le prime riduzioni dei costi di produzione avverano già nella seconda metà del 2023, grazie a una diminuzione dei prezzi delle materie prime. I produttori cinesi, oltre ad aver investito notevolmente in ricerca e sviluppo, possono godere di manodopera a prezzi inferiori e vantano una filiera nazionale avanzata nel campo delle batterie agli ioni di litio. Carlos Tavares, CEO di Stellantis, ha stimato che i marchi cinesi hanno costi di produzione inferiori del 25% rispetto alle case europee.

La Cina è passata dall’essere brutto anatroccolo del mercato automobilistico a diventare secondo esportatore al mondo lo scorso anno. Nel 2022, i brand cinesi detenevano una quota del 9% nel mercato europeo e, stando alla società di consulenza Inovev, la quota nel 2023 è quasi raddoppiata. Oltre alla concorrenza cinese, il mercato è stato scombussolato dagli aggressivi tagli di prezzo attuati da Tesla. Per le case automobilistiche europee sarà un decennio ricco di sfide. (immagine copertina: Renault)