Scopriamo i segreti del banco prova delle Bugatti Chiron da 1600 CV: impressionante!

Scopriamo i segreti del banco prova delle Bugatti Chiron da 1600 CV: impressionante!
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Poco tempo fa avevamo visto forse la prima Bugatti Chiron sul “dyno” nonostante fosse sul mercato già da un po’ di tempo. Il motivo è semplice, la potenza straripante della supercar di Molsheim richiede strumenti specifici che possano resistere agli abusi della vettura, e ora Bugatti ci svela alcuni dettagli del loro banco prova ufficiale.

Sappiate che il banco prova dinamometrico di Bugatti riesce a sostenere velocità fino a 480 km/h, quindi poco superiori alla velocità massima limitata elettronicamente di una Chiron, che è di 440 km/h. Se pensate che un banco prova debba solamente registrare i dati basati sui rulli che girano vi sbagliate di grosso. Le forze in ballo sono impressionanti anche a velocità inferiori, come spiega l’azienda francese.

Ad esempio, a 420 km/h le ruote girano circa 50 volte al secondo, in che significa che sui rulli si scarica una forza di circa 4.000 G, e inoltre i tecnici ci ganno sapere che a queste velocità, la sola valvola dell’aria arriva a pesare circa 55 kg. Oltre a questo tipo di forze, si aggiunge poi il problema di tenere la vettura attaccata al macchinario, per poter registrare correttamente tutti i dati necessari e soprattutto per farlo in sicurezza.

La Chiron viene quindi fissata al banco prova con 20 viti ad alta resistenza che si avvitano sotto alla scocca, su delle piastre realizzate ad hoc per essere collegate al telaio monoscocca della vettura. A queste vengono poi collegate delle catene incrociate a loro volta fissate al pavimento, che hanno il compito di resistere ad una forza di 24 tonnellate, necessaria a tenere la vettura “attaccata” al banco prova così che possa scaricare la potenza senza pattinamenti delle ruote.

Inoltre Bugatti spiega che a differenza dei banchi prova convenzionali, il loro non utilizza un rullo per ogni asse, anteriore e posteriore, ma ne utilizza uno unico, così da evitare scompensi e avere rilevazioni più precise e veritiere, e per questo il peso di tutto il sistema raggiunge le 3,5 tonnellate.

Infine, ma non meno importante, c’è un ventilatore gigantesco di fronte alla vettura che garantisce circa 300.000 metri cubi all'ora di aria sparata contro la vettura, per simulare il flusso aerodinamico reale e assicurare il corretto raffreddamento dei bollenti spiriti del W16 quad-turbo della Chiron (a proposito, guardate l'ultima one-off in carbonio blu su base Bugatti Chiron SuperSport).

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