Sandy Munro ci rivela i segreti dietro le celle 4680 di Tesla
L'esperto di autovetture Tesla, Sandy Munro, ha di recente ricreato quelle che secondo lui saranno i pacchi batterie Tesla composti dalle nuovissime celle 4680, provando a simulare l'impacchettamento di ogni singola unità. Nel caso in cui masticaste bene l'inglese vi rimanderemmo direttamente al video in alto, altrimenti restate con noi.
Come molti già sanno, Munro è estremamente pratico con i componenti Tesla e, essendo un esperto di design che collabora con ingegneri altamente qualificati, è riuscito nell'intento di realizzare delle copie pressoché perfette delle celle 4680 le quali, secondo il CEO di Tesla Elon Musk, andranno a migliorare autonomia, efficienza energetica e costi di produzione dei prodotti della casa automobilistica californiana.
Lo stesso Munro ammette che il test possa non essere al 100 percento esatto, ma in ogni caso lo scostamento dovrebbe rivelarsi minimale. Al momento le Model 3 e Model Y utilizzano le celle 2170, a loro volta superiori alle celle 18650 impiegate per Model S e Model X tempo fa. Secondo il produttore di EV, che ha lavorato anche con Jeff Dahn e altri ricercatori della Dalhousie University del Canada, la nuova soluzione sarà rivoluzionaria.
Non bisogna infatti sottovalutare la sostenibilità dell'operazione, che in genere è inficiata dall'incremento delle performance. Nel caso delle celle 4680 ciò non è affatto vero poiché, visto il nuovo form factor, si vedranno benefici tangibili anche sotto questo punto di vista. Basti pensare che la Model Y fa uso di 4.416 celle 2170, ma questo numero diventerà molto più basso grazie alle dimensioni delle celle 4680, le quali portano al contempo in dote molta più energia delle celle precedenti. In base alle previsioni di Sandy Munro, i nuovi pacchi batterie per le Model Y implementeranno appena 960 celle.
Il risultato finale si tradurrà in una diminuzione dei costi per kilowattora misurabile in un eccezionale 56 percento, e alcuni esperti parlano anche di una maggiore resilienza nonché di una rinnovata facilità nell'approvvigionamento dei materiali per la costruzione delle celle.
Uno dei primi modelli ad usufruire di queste innovazioni tecnologiche sarà di sicuro la nuova compatta economica che Tesla vuole immettere sul mercato. Elon Musk punta a svilupparla assolutamente sul suolo europeo per gli automobilisti europei. E' certo ormai anche il loro utilizzo per l'enorme Tesla Semi, che promette persino 1.000 chilometri di autonomia per singola carica.
FONTE: teslarati
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