Anche Samsung SDI produrrà batterie 4680 per Tesla: obiettivo 8-12 GWh all'anno

Anche Samsung SDI produrrà batterie 4680 per Tesla: obiettivo 8-12 GWh all'anno
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Per rendere le sue auto ancora più efficienti e avanzate tecnologicamente, Tesla ha solo una mossa da fare nell'immediato: spingere l'acceleratore sulle nuove celle 4680, presentate ormai a fine 2020. Ora sembra che anche Samsung aiuterà la grande T in questo importante passo.

Tutti abbiamo visto svelato il piano di Elon Musk al Tesla Battery Day del settembre 2020. Fra le novità più clamorose di quell'incontro vi era sicuramente un'auto Tesla compatta ed economica attorno ai 25.000 dollari, progetto purtroppo messo in stand-by adesso, e le nuove batterie con celle 4680. Più dense delle tradizionali, grazie a cilindri più grandi e spazi morti praticamente eliminati, le 4680 hanno subito da quel momento almeno un altro anno di sviluppo e solo a febbraio 2022 Tesla ha festeggiato la milionesima cella 4680 prodotta e testata.

Ora, a metà 2022, è finalmente tempo di installare queste nuove celle nelle auto, sappiamo già che avremo una Tesla Model Y con batterie 4680, c'è però bisogno di qualcuno che possa produrle in massa. Tesla si farà aiutare certamente da Panasonic ma non solo: ora anche Samsung SDI è pronta a produrre celle 4680 per Tesla, presso l'impianto di Cheonan, in Corea del Sud.

Stando al report di The Elec, Samsung SDI starebbe sviluppando celle in due versioni diverse: da 46 x 80 mm, le 4680 per l'appunto, e da 40 x 60 mm. Queste celle più piccole dovrebbero andare sulle auto elettriche a marchio BMW in Europa. Al debutto, Samsung SDI garantirà 1 GWh di celle 4680 all'anno, il passo successivo sarà però saltare a 8-12 GWh all'anno, anche grazie all'aiuto di un secondo impianto a Seremban, in Malesia.

Se oggi le celle 4680 sono una rarità, è molto probabile che fra non molto saranno uno standard ultra diffuso. Non solo Panasonic e Samsung, anche LG Energy Solution ha intenzione di produrre celle 4680: un recente investimento di 430 milioni di euro porterà a una produzione di massa entro la metà del 2023.