Il Salone dell'Auto abbandona Torino per Milano, e la giunta va in crisi

Il Salone dell'Auto abbandona Torino per Milano, e la giunta va in crisi
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Dopo l'edizione da record del Salone dell'Auto di Parco Valentino, gli organizzatori della manifestazione hanno deciso che il prossimo anno si sposteranno in Lombardia. Una notizia che è stata colta con grande avvilimento dai residenti, dato che l'evento —giunto alla sua quinta edizione— era motivo d'orgoglio per la città.

Sono stati 54 i brand che hanno deciso di mettere in mostra il loro futuro e la loro storia al Salone dell'Auto di Parco Valentino. In totale sono stati esposti oltre 2.000 veicoli, tra vecchie glorie, rarità e vetture moderne. È il pubblico aveva reagito positivamente, tant'è che l'affluenza era stata ottima durante tutte le giornate della manifestazione.

Così, la notizia dell'abbandono di Torino a favore di una meta lombarda, probabilmente MIlano, ha semplicemente sconcertato tanto i residenti quanto il sindaco della città, Chiara Appendino.

Cosa è andato storto? Secondo l'Appendino hanno avuto un ruolo determinante le dure prese di posizione "autolesioniste" —così le ha definite— di alcuni consiglieri comunali di maggioranza. Quelli dello stesso schieramento del sindaco.

Paradossalmente era stato proprio il Vicesindaco Montanari, il N.2 della giunta comunale, ad aver usato le parole più sprezzanti nei confronti dell'evento. E forse proprio questa ostilità inspiegabile ha spinto gli organizzatori del Salone a fare bagagli e muoversi altrove.

Ma Montanari non ci sta ad accollarsi la colpa: "Ho sempre ritenuto —ha detto in una replica immediatamente successiva alla nota dell'Appendino— che il Salone dell'auto sia una ricchezza della città e che si possa fare al Parco del Valentino con una mediazione tra esigenze degli organizzatori e fruizione del parco. Questa mia posizione è stata travisata per giustificare evidentemente scelte già assunte".