Ricaricare l'auto elettrica costa oggi il 161% in più rispetto al 2021 e può andar peggio

Ricaricare l'auto elettrica costa oggi il 161% in più rispetto al 2021 e può andar peggio
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Sul fronte energetico il 2022 è stato un anno terribile, con scorte limitate per tutta l'Europa e prezzi alle stelle sia per il gas che per l'elettricità. Sappiamo che neppure benzina e gasolio se la son passata poi troppo bene, ma come sta andando agli utenti elettrici che ricaricano il proprio EV? Si parla di costi più alti del 161%.

Ricaricare la propria auto elettrica a fine 2022 costa dunque il 161% in più rispetto a un anno fa. Una pessima notizia che riduce i vantaggi di un'elettrica rispetto a una normale termica: fino a qualche anno fa infatti gli utenti elettrici potevano contare su risparmi anche del 50% e del 70% (quanto costa ricaricare un'auto elettrica fuori casa?), ora invece si corre il rischio di avere costi ancora più elevati per la generazione, la trasmissione e lo stoccaggio di energia - con ulteriori aumenti al consumo.

Secondo l'Università di Stanford, che ha elaborato un nuovo studio, l'aumento della domanda di rete elettrica potrebbe arrivare al +25% entro il 2035, sarà dunque fondamentale capire come generare e stoccare tutta questa energia senza incappare in rincari da urlo. Guardando agli utenti elettrici, è molto probabile che la maggioranza di questi ricaricherà il proprio veicolo nelle ore notturne, andando così a creare dei picchi anomali in orari solitamente calmi. Paradossalmente, dicono a Stanford, spostare la ricarica in orario diurno e in ambienti lavorativi o comuni potrebbe ridurre i costi elevati e diminuire il dispendio di energia. Pur trattandosi di una ricerca americana, con le dovute modifiche è un'analisi che si può applicare anche all'Europa, bisogna dunque fare attenzione alle strategie di produzione e stoccaggio dell'energia elettrica da qui al 2035 e oltre.

Provando ad anticipare i tempi, DazeTechnology ha creato in collaborazione con Giuneco una soluzione di ricarica intelligente da gestire via app. Si tratta di charging station che possono ricaricare anche durante il giorno e a ciclo continuo, inoltre grazie all'applicazione dedicata queste wallbox possono anche essere installate per l'uso semi-pubblico, ovvero presso uffici, palazzi e condomini. Si può insomma concedere l'accesso anche a persone al di fuori della propria cerchia familiare.

Queste particolari wallbox possono avere un amministratore capace di gestire i tempi di accesso agli altri utenti e magari riservarsi qualche ora al giorno soltanto per lui. Quando la stazione torna aperta "a tutti", la cerchia degli utilizzatori ricevono una notifica sul proprio smartphone. L'amministratore può anche gestire i costi di ricarica, dividerli oppure ripartirli fra gli utenti in base all'effettivo consumo. Con tecnologie simili le ricariche diurne possono essere gestite con intelligenza, evitando così i picchi in orario notturno. Solo il tempo ci dirà se sarà sufficiente a scongiurare un sovraccarico della rete, e costi più elevati della componente energia. Nel frattempo Enel X ha già alzato le tariffe al consumo delle sue colonnine pubbliche.