"Tesla" Silver Shadow: il restomod elettrico estremo di un'icona

'Tesla' Silver Shadow: il restomod elettrico estremo di un'icona
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Che piaccia o meno il fenomeno delle auto classiche convertite ad elettriche è in pieno fermento. Non fa più specie vedere una E-Type elettrica, un piano ufficiale Jaguar poi cancellato, o una Mustang su base Tesla.

La vettura presentata oggi, convertita da Shift EV, è perfino più esclusiva degli esempi precedenti. Partiamo dal modello, una Rolls-Royce Silver Shadow del 1970 appartenuta a Johnny Cash. Si tratta di un'ammiraglia che già 50 anni fa era concepita per una guida fluida e silenziosa. Shift EV non si è limitata ad uno scambio di propulsore ma ha traslato nella Silver Shadow gran parte della componentistica di una Tesla Model S acquistata appositamente per la conversione.

L'auto non ha quindi solo motore e batteria Tesla ma anche il controllo di trazione, il servosterzo elettrico, l'ABS, l'aria condizionata e quant'altro si può trovare in una Model S. Non si tratta nemmeno di uno "swap" tra la meccanica della Tesla e la carrozzeria RR: la Silver Shadow ha mantenuto gran parte della componentistica iniziale. Essendo più stretta di 25 cm rispetto alla Model S è stato necessario progettare ed ingegnerizzare nuove sospensioni che riuscissero a contenere gli elementi dell'elettrica americana. Ogni modifica è stata applicata con il principio di mantenere l'aspetto originale della Rolls. Anche gli interni sono pressoché inalterati, il famoso display centrale Tesla che fa da fulcro alle attività del conducente (ora al centro di una polemica legata alla regolazione di tergicristalli) è presente ma nascosto nel bagagliaio, zona in cui si trova anche il connettore di ricarica.

Il proprietario ha optato per il processo di restomod in quanto la sua Silver Shadow, dopo 200.000 chilometri percorsi, necessitava di un restauro meccanico completo. (foto cover: shiftev.com)

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