Renault: la Francia è pronta a ridurre la sua quota per rafforzare l'alleanza con Nissan

Renault: la Francia è pronta a ridurre la sua quota per rafforzare l'alleanza con Nissan
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Dopo il ritiro della proposta di fusione da parte di FCA, in casa Renault si inizia a guardare al futuro ed alla necessità di rafforzare l'alleanza con Nissan che, dopo circa 20 anni, è giunta in una fase critica ed ha bisogno di un intervento deciso che ne vada a rafforzare la solidità.

Bruno Le Maire, ministro dell'economia francese e figura chiave nel fallimento della trattativa con FCA, ha confermato che lo Stato francese è pronto a ridurre la sua quota in Renault. Questa mossa ha come obiettivo il rafforzamento dell'alleanza tra la casa francese e Nissan.

Dopo l'arresto dell'ex CEO Ghosn, che da tempo spingeva (contro il parere dei manager nipponici) per una fusione completa tra Renault e Nissan, l'alleanza tra i due gruppi sta attraversando una fase di transizione e la proposta di fusione di FCA potrebbe aver creato ulteriori problemi.

L'alleanza tra Renault e Nissan è fortemente squilibrata a favore della casa francese che detiene il 43% di Nissan ed ha circa il 30% dei diritti di voto. Nissan, invece, controlla il 15% di Renault e non ha alcun diritto di voto.

Per facilitare la transizione verso un'alleanza più equilibrata e forte e, in futuro, verso una vera e propria fusione tra le due aziende, lo Stato francese potrebbe, quindi, fare un passo indietro. Il rafforzamento dell'alleanza, secondo Bruno Le Maire, è fondamentale ed è un requisito essenziale per poter tornare a parlare di una fusione con un terzo gruppo.

Il ministro francese ha specificato che, in ogni caso, la porta per FCA resterà aperta. Il gruppo italo-americano ha, in questo momento, diverse opzioni davanti a sé e non è possibile escludere un "ritorno di fiamma" con Renault nel caso in cui vi siano le condizioni per riaprire una trattativa.

Attualmente, la priorità della Francia è rappresentata però dal rafforzamento dell'alleanza tra Renault e Nissan che, per il futuro, potrebbe raggiungere una condizione più equilibrata grazie alla volontà del Governo francese di ridurre la sua quota.