In UK si punta tutto sulle batterie allo stato solido: attuata una sinergia clamorosa

In UK si punta tutto sulle batterie allo stato solido: attuata una sinergia clamorosa
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Con la recente crescita esponenziale delle vetture completamente elettriche la tecnologia delle batterie ha assunto un'importanza capitale. Allo stato attuale delle cose hanno tanti aspetti positivi, ma anche dei lati negativi.

Tra questi troviamo senza alcun dubbio i lunghi tempi di ricarica (che si stanno rapidamente accorciando) e il peso complessivo di un pacco batterie, il quale può in alcuni casi superare i 500 chilogrammi complessivi.

La speranza di produttori e consumatori è riposta quasi interamente nell'imminente tecnologia allo stato solido, che promette miracoli sia nei tempi di ricarica che nella riduzione del peso (ecco la promessa di CATL), ma anche in un sostanziale incremento del range. Sette enti del Regno Unito l'hanno capito, e alcune ore fa hanno finalmente raggiunto l'accordo per una sinergia che ha come obiettivo finale quello di lanciare sul mercato batterie allo stato solido di primissima fascia: stiamo parlando di Faraday Institution, Britishvolt, E+R, Johnson Matthey, Battery Industrialisation Centre, WMG e le università di Oxford e Warwick.

Il professor Pam Thomas, CEO di Faraday Institution, è lieto di condividere la notizia:"Sono felici di poter annunciare la formazione di questo consorzio unico nell'avanzamento della prototipazione delle batterie allo stato solito, il quale comprende organizzazioni UK leader in vari ambiti della catena del valore. La nostra leadership in questa sinergia evidenzia un passo verso un ruolo che Faraday Institution andrà a ricoprire con la fiducia dei partner e con la collaborazione dell'industria e dell'accademia del Regno Unito, verso una strada che porterà a commercializzare avveniristiche scoperte scientifiche attuate dai nostri programmi di ricerca utili a massimizzare il valore economico UK."

Secondo le prime analisi del Faraday Institute, le batterie allo stato solido agguanteranno il 7 percento di market share nell'elettronica di consumo già nel 2030, mentre per il settore delle auto elettriche arriverà al 4 percento entro la stessa data. Al momento le primissime fasi di design sono già state superate, ma non dobbiamo aspettarci la fine dei lavori in pochissimi mesi, poiché si parla ancora di anni.

Ecco cosa ne pensa David Greenwood, professore in sistemi propulsivi avanzati e CEO di WMG High Value Manufacturing Catapult:"Le prime forme di batterie allo stato solido sono già tra noi, ma dobbiamo ancora assistere a soluzioni che possano essere prodotte in massa e che incontrino le performance richieste a prezzi accessibili per l'applicazione nel futuro dei trasporti. Le opportunità di innovazione in questo ambito restano enormi, e questa iniziativa metterà il Regno Unito sulla via per candidarsi alla prima linea della tecnologia e dell'industrializzazione."

Nel frattempo NIO ha già fatto il suo annuncio bomba: batterie allo stato solido con 1.000 km di autonomia già nel 2022.