Rapina un distributore e scappa chiamando un'auto Uber: arrestato

Rapina un distributore e scappa chiamando un'auto Uber: arrestato
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Se c'è almeno una cosa che il film Baby Driver ci ha insegnato, insieme all'intero genere heist, è che per rapinare una banca è sempre necessario avere un'auto predisposta per la fuga, completa di conducente esperto. Al peggio, per i fan di Christopher Nolan, si può optare per un pulmino della scuola. C'è invece chi usa Uber...

La storia che vi raccontiamo oggi viene da Florida, Nuovo Messico, dove un conducente Uber originario di Albuquerque si è visto circondare la casa dalla Polizia poiché sospettato di esser parte di una banda di ladri. Il suo nome è Terry Owens e ha iniziato a lavorare per Uber da poco tempo. Una delle sue ultime corse è iniziata presso un distributore di benzina, dove ha inavvertitamente aiutato un rapinatore nella fuga.

La polizia non ci ha messo poi tanto a risalire a lui, considerato come "colui che guidava l'auto della banda". Fortunatamente gli agenti hanno compreso subito che si trattava di un malinteso e, corretto il tiro, hanno arrestato il vero responsabile della rapina, tale Austen Harris poi dichiarato colpevole in tribunale. L'uomo avrebbe violato i termini della libertà vigilata, è stato inoltre costretto dal giudice a frequentare una clinica di riabilitazione dalla droga.

Harris ha assaltato lo store usando delle forbici come arma, un oggetto che ha persino attirato l'attenzione del conducente Uber; a domanda "A cosa ti servono quelle forbici?", Harris avrebbe risposto "per tagliare dei fili dalla giacca". La morale è, fra le righe: utilizzare Uber per scappare dal luogo di una rapina è quanto di peggio si possa fare. Esiste un vostro account, un vostro nome, le auto inoltre sono dotate di GPS e gli autisti coinvolti a loro insaputa ovviamente non hanno alcuna intenzione di coprire le vostre malefatte.