Quattro flop colossali dell'automotive: dall'Alfa Romeo Arna alla Ford Pinto

Quattro flop colossali dell'automotive: dall'Alfa Romeo Arna alla Ford Pinto
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Ogni automobile è per noi un nuovo modello da analizzare, acquistare e guidare, per una casa di produzione invece è un investimento che deve portare a dei risultati - e la storia dell’automotive è costellata di epici insuccessi. Andiamo a scoprire i flop più scottanti di sempre.

La Leyland P76 apre questa nostra lista, una vettura australiana che ha tentato senza successo di lasciare il segno sul mercato delle quattro ruote. In due anni di vita ne furono prodotte soltanto 18.000 e quasi nessuno la conobbe al di fuori del proprio continente di nascita.

La NSU RO80 ha invece una storia leggermente diversa: i suoi produttori infatti giocarono la carta dell’innovazione a tutti i costi, installando sotto il cofano un motore rotante Wankel. Una novità assoluta che però risultò essere tutt’altro che ottimizzata, con problemi in ogni dove che vennero risolti solo con il passare del tempo. All’uscita però i giornalisti la criticarono a tal punto che quasi nessuno ne acquistò una.

La Ford Pinto uscì sul mercato afflitta da numerosi problemi, bollata dalla stampa “l’auto assassina”. Un appellativo davvero macabro dovuto al fatto che la Pinto prendeva fuoco facilmente, anche in seguito a impatti lievi, cosa che costò la vita a ben 27 persone. La casa dell'ovale blu ne vendette 500.000 esemplari, comunque non bastò per recuperare i soldi dell’investimento e la fiducia persa presso l’opinione pubblica.

L’Alfa Romeo Arna conclude la nostra piccola disamina. Un disastro di casa nostra che uscì probabilmente nel momento sbagliato, riuscendo a vendere solo 31.000 unità in quattro anni di vita, la metà dei modelli che il Biscione aveva preventivato di piazzare. Non proprio entusiasmante, anzi, decisamente un flop.

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