Quale futuro per le superutilitarie? Volkswagen e PSA valutano lo stop alla produzione

I dati del mercato auto italiano relativi a gennaio 2019 parlano chiaro: le sole categorie con segno positivo sono i SUV compatti e le care vecchie utilitarie, per le superutilitarie però i venti che soffiano sono abbastanza contrari. I grandi gruppi hanno sempre meno profitti sulle auto di piccole dimensioni e potrebbero presto tagliarle del tutto.

Nel 2017, le utilitarie europee rappresentavano l'8% dell'intero mercato, oggi però le cose stanno cambiando, a bordo c'è bisogno di sempre più tecnologia, soprattutto per limitare le emissioni di CO2 e rientrare nelle ferree regole decise a livello europeo. Secondo un report di Automotive News Europe, il Gruppo Volkswagen e il Gruppo PSA potrebbero presto staccare la spina alla produzione delle loro vetture più piccole.

Prendiamo la piccola up! di casa Volkswagen: per rispettare le regole sulle emissioni che entreranno in vigore fra il 2020 e il 2030, la vettura potrebbe vedere il suo prezzo salire di 3.500 euro. Se pensiamo che oggi una nuova up! parte da 11.750 euro, arriveremmo oltre il muro dei 15.000 euro, un prezzo decisamente fuori mercato per la piccola utilitaria.

Non è un esempio che abbiamo fatto casualmente ma è stato tirato in ballo proprio da Herbert Diess, CEO del Gruppo Volkswagen, che probabilmente inizia a pensare a uno stop alla produzione. Lo stesso potrebbe fare PSA, staccando la spina alla Peugeot 108 e alla Citroen C1. Nel caso in cui non lo facessero, sarebbe il pubblico a determinare probabilmente il loro fallimento, a causa dello scarso rapporto qualità/prezzo, molto più alto su SUV compatti e auto di categoria superiore, sui quali i grandi gruppi ammortizzano meglio i profitti.

Con l'elettrico il panorama potrebbe anche peggiorare, con i prezzi delle superutilitarie del tutto sconvenienti. Che il loro destino sia segnato? O destinato alle start-up cinesi in grado di ottimizzare meglio i profitti? Staremo a vedere.