
Problema con CO2 e consegne:'l'e-commerce sta diventando un incubo per il pianeta'
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Già da parecchio tempo l'Unione Europea ha imposto riduzioni drammatiche nelle emissioni veicolari di CO2, costringendo soprattutto i produttori di autovetture ad adeguarsi a pesanti e progressive soglie massime da non oltrepassare mettendoli di fronte a multe salatissime.
Tra i tanti, il Gruppo FCA si è infatti visto obbligato ad acquistare i cosiddetti crediti green da case automobilistiche particolarmente virtuose in tema emissioni di CO2 medie per singolo veicolo. Insomma, sul suolo dei Paesi dell'Unione sta diventando sempre più difficile non elettrificare massicciamente la gamma di veicoli in commercio, ma a quanto pare a qualcuno non è andata giù la roadmap inerente i veicoli commerciali.
In base a quanto dichiarato alcune ore fa dal gruppo europeo Transport and Environment (T&E), l'UE non sta facendo abbastanza per limitare la quantità di gas di scarico che fuoriesce dai veicoli dell'ultimo miglio, e chiede pertanto all'Unione di vietare la vendita di modelli con motore a combustione interna entro il 2035. Un analista interno al gruppo appena menzionato, specializzato nella vendita di veicoli commerciali, ha riportato che nel 2020 non ci sono state riduzioni alle emissioni di CO2 rispetto ai valori registrati nel 2017, nonché sottolineato la debolezza dei target UE soprattutto se paragonati con la decisione con la quale si è agito verso le autovetture.
"Gli standard entrati in vigore all'inizio del 2020 avevano l'obiettivo di rendere i furgoni più puliti, ma i produttori di veicoli commerciali non hanno fatto quasi niente per rispettarli. Con patetici target di riduzione CO2, il boom dell'e-commerce sta diventando un incubo per il nostro pianeta." Così James Nix, manager della flotta di T&E, ha commentato l'attuale situazione nel corso della mattinata.
Allo stato attuale dei fatti, nell'Unione Europea i furgoni completamente elettrici rappresentano il 2 percento del market share complessivo, e se l'UE vuole davvero ridurre drasticamente le emissioni veicolari entro il 2030, deve assolutamente cambiare strategia. Per T&E bisogna portare dal 2030 al 2027 la riduzione delle emissioni del 31 percento, e applicare al 2030 un ambizioso meno 60 percento.
Nel frattempo Amazon (l'azienda più coinvolta al mondo in tal senso), seppur sia ancora legata a doppio filo a società di terze parti e ai veicoli commerciali con motore tradizionale per la gestione dell'ultimo miglio, sta provando ad approntare mezzi a zero emissioni in collaborazione con Rivian: da tempo i prototipi sono in fase di test, e il colosso dell'e-commerce sta puntando 16 città per cominciare avviare un grande cambiamento.
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