
Pronti i primi esemplari di Bugatti Divo, ma il prezzo è assurdo
A quanto pare quest'anno Babbo Natale arriverà alcuni mesi prima per i più facoltosi clienti di Bugatti: la attesissima e costosissima Divo è pronta a ruggire sulle strade pubbliche, ormai è questione di giorni.
Per chi non conoscesse la hypercar francese, si tratta di una variante modificata della mostruosa Bugatti Chiron. Sotto al cofano porta un gigantesco motore W16 da 8,0 litri equipaggiato con quattro enormi compressori particolarmente affamati di ossigeno. Il risultato equivale a 1.500 cavalli di potenza e 1.600 Nm di coppia, e cioè esattamente lo stesso output erogato dalla Chiron.
Per quanto concerne però velocità massima, carico aerodinamico e flussi d'aria in generale, le due hypercar divergono in modo importante. La Divo ha un carico verticale più alto per ottenere prestazioni migliori in curva, ma al contempo la sua velocità massima è stata limitata a "soli" 380 km/h. Non cambia invece il tempo impiegato per scattare da 0 a 100 km/h: parliamo di 2,4 secondi.
Lo sviluppo della Divo, come abbiamo riportato noi stessi, è terminato soltanto pochissimi mesi fa, e adesso i primi esemplari del bolide si apprestano a raggiungere i propri clienti in tutto il globo. Il processo di test, assemblaggio e controllo qualità che ogni singola vettura deve affrontare è assolutamente cruciale per il brand, e questo porta a due ovvie conseguenze. La prima concerne i tempi di attesa, che non sono stati propriamente brevi, mentre la seconda riguarda il prezzo: i consumatori, per portarsi a casa una Divo nuova di zecca, dovranno sborsare ben 5 milioni di euro, tasse escluse.
Per precauzione, prima dei test su strada, i collaudatori rivestono la carrozzeria con otto metri quadrati di pellicola protettiva, proteggono il fondo della vettura con un fondoscocca e impiegano cerchi di prova. In questo modo si passa poi al check di tutte le componenti elettroniche e alla regolazione del telaio.
Insomma, ogni singola unità di Divo è obbligatorio esca dallo stabilimento in condizioni più che perfette, poiché non deve esistere neanche lontanamente la possibilità che un cliente rimanga scontento, almeno non dopo un assegno di tale portata.
Per chiudere restando presso la casa automobilistica d'oltralpe, vi consigliamo di dare una lettura alle dichiarazioni di Julie Lemke, progettista Bugatti responsabile della climatizzazione, la quale ha parlato dell'impianto di raffreddamento della Chiron:"Può raffreddare un appartamento intero."
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