Il prezzo della benzina a picco, i gestori però chiedono mascherine e guanti

Il prezzo della benzina a picco, i gestori però chiedono mascherine e guanti
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Il Coronavirus sta spazzando come un tornado l'economia europea e soprattutto italiana, i cui disagi dovuti all'epidemia si devono sommare - per quanto riguarda i carburanti - a un petrolio più basso del 30%. Cosa significa tutto questo?

Sulla carta tutto si traduce in prezzi più bassi per i cittadini, che possono così fare rifornimento di benzina e gasolio spendendo meno rispetto a qualche settimana fa. Non solo: a essere interessati in questo crollo sono anche le bollette di luce e gas, con i trasporti pubblici che costano sensibilmente meno.

Cali di questo tipo, del 30%, non si registravano dal 1991, la situazione generale però è tutt'altro che rosea. Sappiamo tutti come il Governo abbia letteralmente blindato tutta l'Italia, ogni spostamento medio-lungo va giustificato e autocertificato, inoltre è partita una vera e propria campagna per mantenere quante più persone a casa - e questo ovviamente si traduce in meno rifornimenti e meno incassi per i gestori.

Gestori che in ogni caso sono autorizzati a rimanere aperti nonostante l'ultimo decreto di blocco, anche perché bisogna garantire il funzionamento del traffico su strada. Gli addetti però hanno chiesto al Governo, tramite un comunicato congiunto delle Organizzazioni di categoria dei Gestori italiani, di ottenere presso tutti i punti vendita aperti mascherine, guanti e disinfettanti, fondamentali per ridurre il rischio di contagio lavoratori e clienti. Una situazione davvero assurda che speriamo possa passare presto per il bene del nostro Paese.