Porsche 911: che differenza c'è tra il cerchio standard e quello maggiorato optional?

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La Porsche 911 viene venduta con i cerchi da 19 e 20 pollici rispettivamente per l’asse anteriore e posteriore, ma tra gli optional si possono scegliere dei cerchioni più grandi di un pollice su ogni asse, ma quale differenze ci sono tra i cerchi piccoli e quelli più grossi? Michelin e Jonathan Benson di Tyre Reviews ci svelano i segreti.

Il produttore di Clermont-Ferrand infatti fornisce gli pneumatici di primo equipaggiamento della 911 (gustatevi questa sfida tra BMW M3 Competition e Porsche 911 Carrera su una pista tortuosa), opportunamente sviluppati per questa vettura: la denominazione esatta è Michelin Pilot Sport 4 S NA0, e a detta del costruttore si tratta della gomma di primo equipaggiamento più complessa che abbia mai sviluppato.

Come detto in apertura, l’auto di serie monta una combinazione di cerchioni 19/20 pollici con misure 235/40 e 295/35 rispettivamente per anteriore e posteriore, mentre con i cerchi più grandi optional la sezione del battistrada si allarga leggermente: avremo quindi una combo 20/21 pollici con misure 245/35 davanti e 305/30 dietro.

Ma aguzzando la vista noterete che la differenza tra le due coperture non si limita soltanto alle dimensioni, ma anche al disegno del battistrada stesso, in particolare sulle unità posteriori. Infatti Michelin ha impiegato due team di sviluppo diversi per ogni copertura, quindi non si tratta di un semplice copia/incolla con diverse misure. Ma i cambiamenti più evidenti si notano poi alla guida.

Il volto di Tyre Reviews ha iniziato i test che riproducono le condizioni di uso stradali, e in questo frangente è incredibile quanto siano simili le due tipologie di pneumatici: in condizioni di bagnato e di asciutto, le coperture ottengono praticamente gli stessi risultati durante le prove di frenata, con differenze nell’ordine di pochi centimetri. Quanto alle impressioni di guida, Benson ha evidenziato soltanto un peso del volante lievemente maggiore e un quasi impercettibile incremento dei decibel dovuti al rotolamento quando montava le coperture più grosse.

Una volta in pista invece le cose cambiano in maniera più evidente. La prima prova è stata svolta sul test track bagnato, e con la combo 19/20 l’auto ha registrato un tempo di 97,55 secondi mentre la combo 20/21 è risultata più veloce di 7 decimi registrando un tempo di 96,83 secondi. In entrambi i casi il comportamento dell’auto resta il medesimo, ma con i cerchi più piccoli la vettura diventa più giocosa e tendente al sovrasterzo.

Sull’asciutto i risultati parlano stessa lingua del test precedente: i cerchi maggiorati risultano più veloci di oltre un secondo, con un tempo di 70,43 secondi conto i 71,53 secondi segnati con la combinazione 19/20. Sull’asciutto l’impronta a terra più ampia permette all’auto di essere ancora più veloce, con un grip che in certi frangenti sembrava simile a quello delle Michelin Pilot Sport Cup 2 come affermato da Benson.

Se siete curiosi di scoprire altri test ad opera di Tyre Reviews, scoprite la differenza tra una gomma standard e una realizzata ad hoc per le auto EV.