In pista, questa Toyota GR Yaris può annientare una Nissan GT-R R35 Nismo

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Da quando ha fatto il suo debutto sul mercato, la Toyota GR Yaris ha collezionato soltanto parole di elogio, non tanto per le prestazioni, ma soprattutto per la natura del progetto stesso, che racchiude il suo potenziale all’interno di un corpo vettura da piccola utilitaria che, con alcuni ritocchi mirati, è in grado di umiliare anche una Godzilla.

E il terreno ideale per testare le potenzialità di una vettura si trova in Giappone, sul circuito di Tsukuba, che è una pista caratterizzata da un disegno capace di livellare in maniera clamorosa il livello delle vetture, anche quando presentano specifiche di natura completamente diversa. Tsukuba è un tracciato corto e molto guidato, che richiede prima di tutto un telaio da riferimento, piuttosto che la potenza bruta, e solitamente quando una vettura riesce a tagliare il traguardo con un tempo inferiore al minuto, significa che il potenziale è davvero alto.

Ebbene, nel 2019, la Nissan GT-R R35 Nismo aveva percorso un giro lanciato con un tempo di 59,361 secondi, mentre la GR Yaris che vedete è riuscita a fare molto meglio registrando un crono di 58,573 secondi, quasi 0,8 secondi più veloce della Godzilla moderna.

Come anticipato, non si tratta però di una GR Yaris di fabbrica, e purtroppo non conosciamo tutte le modifiche che sono state apportate, ma siamo comunque distanti dalla mostruosa Yaris da 500 CV sviluppato da Powertune Australia. La pagina dedicata ai Time Attack di Tsukuba ci dice però che l’auto del video erogava 360 CV ed era equipaggiata con gomme semi-slick Yokohama Advan AO50 da 265 mm di larghezza, contro i 225 mm delle coperture di serie, mentre il peso totale della vettura ferma l’ago della bilancia a 1250 kg.

Dalle immagini registrate a bordo pista possiamo notare la presenza di uno scarico modificato, mentre all’anteriore c’è un piccolo splitter al di sotto del paraurti. Immaginiamo che la vettura sfrutti anche nuovi elementi per le sospensioni, per adattare il setup al circuito, mentre all’interno non c’è traccia di rollbar, anche se l’auto dev’esser stata alleggerita del superfluo, come ci viene suggerito dalla mancanza del sedile passeggero.

Certamente ci troviamo di fronte ad un esemplare ben più capace del modello di serie, ma è innegabile che il potenziale della piccola peste giapponese è già alto appena uscita dalla fabbrica, e lo sarà ancor più con l’allestimento GRMN, che rende la Yaris ancor più specialistica per la strada o per lo sterrato.