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Il mondiale di Formula 1 2023 verrà senza dubbio ricordato come uno di quelli con il maggior numero di circuiti cittadini della storia. Sono infatti ben 7 i gran premi che vedranno le monoposto sfrecciare fra le case dei comuni mortali: scopriamoli assieme.
Il primo Gp in città sarà quello che si correrà nel weekend che sta per arrivare, leggasi il gran premio dell'Arabia Saudita presso il magico scenario del Jeddah Corniche Circuit. Si tratterà tra l'altro del primo di una serie di ben 4 circuiti cittadini di fila, visto che dopo l'Arabia, così come da date del campionato di Formula 1 2023, si correrà in Australia (Melbourne), quindi in Azerbaigian (Baku), e poi negli Stati Uniti, a Miami.
L'appuntamento con i “cittadini” tornerà quindi a maggio, con quello che resta ad oggi la gara su strada più famosa e gloriosa di sempre, il mitico Gp di Montecarlo, che tra l'altro quest'anno festeggerà gli 80 anni. Un circuito memorabile che i piloti e gli appassionati conoscono alla perfezione e che ha regalato pagine storiche del motorsport. Tra l'altro la curva della vecchia stazione di Monaco ha visto un 16enne su un quadriciclo protagonista di un clamoroso incidente negli scorsi giorni.
Dopo Monaco, per ritrovare un altro circuito cittadino bisognerà attendere settembre, per la gara di Marina Bay a Singapore, dopo di che si chiuderà in bellezza con la sfida in notturna di Las Vegas, penultimo round della stagione 2023, e gp che si preannuncia fantascientifico.
Ma veniamo alla domanda iniziale, come mai si corre in città, quest'anno ancor di più? La prima risposta è che i circuiti cittadini permettono senza dubbio di avvicinare la gente al mondo della Formula 1, soprattutto a quelli che magari non sono così propensi a questo sport. Avere le monoposto che ti sfrecciano sotto casa ti obbliga in qualche modo ad interessarti anche se solitamente non sei un fan della Formula 1, e magari a farti innamorare di questo sport.
Secondariamente, si tratta di circuiti che sono spesso più accessibili rispetto a quelli presenti negli autodromi che solitamente sorgono in zone più isolate e lontane dai centri urbani. C'è poi da dire che i gp sui circuiti cittadini diventano un vero e proprio evento per la città che li ospita, di conseguenza lo show della gara è quello centrale, ma da corredo vi sono spettacoli musicali, serate, mostre ed esposizioni, che sono ovviamente più facilmente realizzabili in una città che non ad esempio in una zona scarsamente popolata come può essere il magico circuito di Spa Francorchamps o il Nurburgring.
L'ultimo aspetto è quello economico. Se è vero che realizzare un circuito cittadino costa un sacco di soldi, e altrettanto vero che farne uno in un autodromo non è da meno e soprattutto va tenuto in conto il fatto che un autodromo registra dei tempi morti che comportano comunque dei costi.
In una gara cittadina, invece, solitamente si arriva qualche giorno prima del Gp, si “installa” il circuito e poi si smonta tutto una volta concluso il weekend. Proprio per queste ragioni molti circuiti storici sono stati abbandonati negli anni, e uno degli esempi più recenti è quello di Valencia, un tempo splendida cornice motoristica oggi teatro di erbacce e polvere.
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