Omologato il primo kit ibrido a metano su una Toyota C-HR: il MIT dice di sì

Omologato il primo kit ibrido a metano su una Toyota C-HR: il MIT dice di sì
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Oltre a essere l'infausto anno del Coronavirus, il 2020 che stiamo vivendo sarà anche l'anno delle auto ibride. Significa che auto con motore benzina (e più raramente a gasolio) possiedono anche propulsori elettrici di supporto, presto però vedremo arrivare anche auto ibride a metano.

Il primo modello in assoluto è stato omologato e lo dobbiamo a Holdim, Ecomotive Solutions e Autogas Italia. I vantaggi che porta una tecnologia simile si possono comprendere facilmente: abbassare ulteriormente emissioni e consumi rispetto a un ibrido tradizionale e dunque i costi per l'utente.

Al momento si tratta (purtroppo) di un kit aggiuntivo da installare a parte, nessuna casa produttrice ha auto ibride a metano nei propri listini (solo Suzuki ha un modello ibrido a GPL) ma chissà che non arrivino un giorno... Ma torniamo al prototipo omologato: si tratta di una Toyota C-HR Hybrid 1.8 a cui sono state aggiunte tre bombole di metano sotto il bagagliaio, due da 24 litri e una da 22.

Solo il metano può garantire 300-350 km, inoltre essendo una Full Hybrid la CH-R utilizzata ha anche ulteriore (seppur piccola) autonomia elettrica. Secondo chi produce il kit, le prestazioni dell'auto non sono compromesse e le emissioni di CO2 sono più basse del 24%. Inoltre si può andare a risparmiare fino al 50% sul carburante. "Smart" a dir poco.

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