
Non perdete la ricevuta del bollo auto: quanto tempo bisogna conservarla?

INFORMAZIONI SCHEDA
Molti automobilisti tendono a pensare, giustamente, che pagare il bollo auto li metta in automatico al riparo da eventuali sanzioni e controlli successivi. In realtà è raccomandato conservare le ricevute per almeno 3 anni.
Può infatti capitare, ma questo purtroppo anche in altri ambiti come bollette del gas e della luce ad esempio, che qualcuno ci chieda conferma dell’avvenuto pagamento anche anni dopo la scadenza. A ricordarcelo è La Legge per Tutti, che afferma: “Chi versa il bollo auto è tenuto a conservare le ricevute di pagamento per un numero di anni sufficiente a contrastare ulteriori pretese da parte dell’amministrazione. Il bollo auto – o tassa automobilistica – è un’imposta riscossa dalle Regioni. Nelle Regioni Friuli Venezia Giulia e Sardegna, il bollo è riscosso invece dall’Agenzia delle Entrate. Ci sono due modi per contestare una richiesta di pagamento da parte della Pubblica Amministrazione: o dimostrare che si è già pagato (e ciò necessita ovviamente di una prova scritta) oppure eccepire l’avvenuta prescrizione del relativo credito. La prescrizione non è altro che il decorso dei termini massimi concessi dalla legge al creditore per richiedere il pagamento. Dopo la scadenza di tali termini, alcuna pretesa può essere mossa nei confronti del debitore, anche se questi non ha mai versato le somme dovute”.
Inoltre il portale ci dice che “l’eventuale scannerizzazione del documento non supplisce all’originale, unico elemento che ha valore di prova”, è dunque importante conservare le ricevute originali. “Chi butta le ricevute del bollo auto o le perde prima che si verifichi la prescrizione del diritto di credito non avrà modo per difendersi dinanzi a un’eventuale contestazione dell’amministrazione. Al contrario, è possibile sbarazzarsi di tutta la documentazione solo dopo che la prescrizione si è compiuta. In tal caso, infatti, non si rischia nulla.”
A proposito di prescrizione, ecco dopo quanto tempo si verifica: “Il termine decorre dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui il bollo deve essere versato, e termina quindi il 31 dicembre del terzo anno. Al 1° gennaio del 4° anno successivo a quello di versamento del bollo, il diritto di credito dell’amministrazione è ormai 'scaduto'. Ne consegue che le ricevute di pagamento del bollo auto devono essere conservate per 3 anni.”
A proposito di bollo auto, chiudiamo ricordandovi che anche sulla tassa automobilistica è attivo il Cashback di Stato.
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