Basta un Nokia 3310 per mettere in moto alcuni modelli Toyota: ecco il video

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Dopo i furti alle stelle di Hyundai e Kia tramite tutorial di TikTok dagli Stati Uniti giunge un'altra vicenda alquanto particolare che ha come oggetto il furto o comunque l'avviamento illecito delle auto.

A sorprendere è il fatto che, ancora una volta, non servano capacità ingegneristiche ne tanto meno criminali per poter mettere in atto tale pratica illecita, ma semplicemente un Nokia 3310 e un cavo per lo stesso telefono.

A essere prese di mira sarebbero in particolare alcune auto a firma Toyota, che si metterebbero in moto in pochissimi secondi attraverso dei dispositivi appunto artigianali. In poche parole, collegando il Nokia 3310 attraverso il suo cavo per ricaricare la batteria, alla vettura, i ladri sfrutterebbero la vulnerabilità per inviare un falso messaggio alla centralina, facendo credere alla stessa di avere una chiave nelle vicinanze, cosa tutt'altro che vero.

Come potete notare dal video che trovate qui sopra, si vede una persona che collega un Nokia con un cavo usb alla presa presente in un modello Toyota non meglio specificato, dopo di che, schiacciando una semplice opzione visualizzabile sullo schermo dello stesso telefonino svedese, l'auto si aziona senza la chiave.

Una velocità disarmante quindi, che secondo quanto emerso si baserebbe su un input che viene inviato all'auto come se fosse una centralina secondaria (appunto il Nokia 3310), riuscendo quindi a bypassare quella reale. Attraverso questo semplice escamotage, i malviventi riescono ad avere pieno accesso a tutte le funzioni dei veicolo, a cominciare appunto dall'avviamento del motore e dall'apertura delle portiere.

Da quando questa vulnerabilità è emersa sembra che alcuni ricercatori, per testare la “furbata” sarebbero riuscirti a creare dei dispositivi tramite un altoparlante JBL da pochi euro. E' emerso che tale hackeraggio riguardarebber Toyota, Lexus e pare anche alcuni modelli di Maserati: secondo gli addetti alla sicurezza le case automobilistiche dovrebbero aggiungere una sicurezza crittografica di modo da bloccare gli input inviati dalla finta centralina.

Purtroppo il problema delle intrusioni informatiche nelle auto non è una novità, e nelle scorse settimane vi avevamo raccontato di diverse BMW, Hyundai e Ford hackerate da remoto in maniera, anche in questo caso, molto semplice.