La Nissan Skyline R34 dopo 25 anni è finalmente legale negli Stati Uniti

La Nissan Skyline R34 dopo 25 anni è finalmente legale negli Stati Uniti
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La Nissan Skyline è un mito che non avrà mai fine. E' considerata dagli appassionati all'unanimità una delle auto sportive più riuscite di sempre, mix di enorme potenza e nel contempo estetica sublime. Peccato però che gli amici d'oltre oceano non ne abbiano mai potuto godere, per lo meno fino ad ora.

Da qualche giorno a questa parte, precisamente dallo scorso 11 maggio, la Nissan Skyline R34 è divenuta legale anche negli USA. Forse non tutti sanno che la splendida vettura giapponese non è mai stata omologata negli Stati Uniti per vari motivi che vanno dalla sicurezza alla potenza.

Secondo molti addetti ai lavori è stata ritenuta una vettura troppo veloce per gli standard d'oltre oceano, in ogni caso il fatto non deve sorprendere più di tanto visto che sono moltissime le auto che circolano normalmente sulle strade europee e non nella nazione e stelle e strisce.

Fatto sta che le autorità americane avevano imposto un divieto di importazione per 25 anni, di conseguenza le prime Nissan Skyline R34, prodotte a maggio del 1998, sono divenute da poco legali. Nel dettaglio, secondo il GT-R Registry, furono prodotto a maggio di 25 anni fa 3.895 R34, per un totale di 67.262 auto a fine produzione, agosto 2002.

Gli americani, così come la maggior parte del mondo, scoprirono questa magica vettura con l'uscita di "2 Fast 2 Furious", potendola poi ulteriormente ammirare in "Fast & Furious 4", mitica Nissan Skyline blu di Paul Walker venduta di recente ad una cifra record.

Da allora tutti gli “smanettoni” hanno provato ad assicurarsela, ma negli Stati Uniti, essendo illegale, si sono dovuti affidare a vie traverse: chi ha provato ad importarla in barba alle regole, chi invece se l'è fatta spedire smontata per poi rimontarla pezzo dopo pezzo in officina.

Nel corso degli anni le autorità hanno sequestrato numerose Skyline GT-R R34, per poi mandarle a demolire, ma negli ultimi tempi, evitando di distruggere una vettura sublime, si è preferito mettere all'asta gli stessi esemplari confiscati. Fortunatamente questa prassi ha visto la parola fine.