
Questa MINI classica ha 345 CV e monta due motori Yamaha R1

Gli habitué delle corse in salita sanno di cosa stiamo parlando: vetture minuscole con passaruota maggiorati e propulsori motociclistici che sostituiscono le versioni da meno di un litro di serie. In questo caso la Mini protagonista della notizia di motori ne ha addirittura due.
Provenienti dalla Yamaha R1 del 1998, i due propulsori erogano un totale di 345 CV. I fan più puristi della Mini possono fermare qui la lettura, lo schema pensato da Alec Issigonis, che ha reso la Mini leggendaria, è stravolto: i due Yamaha sono montati al posteriore anziché davanti. La potenza passa alle ruote di dietro tramite due trasmissioni sequenziali a sei marce, una per motore, ed è gestita da un differenziale a slittamento limitato della Quaife. Della R1 mantiene anche i freni posteriori, mentre all'anteriore sono montati freni a disco Wilwood a quattro pistoncini. Gli enormi passaruota coprono pneumatici semi-slick Yokohama Advan A048-R, dotati di misure 175/50 e montati su cerchi Compomotive ML da 13 pollici. A renderla ancora più cattiva ci pensa la presa d'aria NACA ricavata sul plexiglass laterale e il sistema di rifornimento da gara posto sul cofano anteriore. Anche il telaio è stato riprogettato completamente e presenta un telaietto anteriore tubolare che limita la tendenza dell'auto ad "impennare" (evitando ciò che succede a questa BMW Isetta). Corsaioli e ridotti all'osso gli interni, dotati di roll-bar e di una paratia in acciaio che divide la zona propulsori dai due sedili avvolgenti Cobra. Il volante Sparco e il cruscotto digitale MoTec ADL2 completano il tutto. Il peso limitato a 700 kg le permette uno scatto da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi; il dato è una stima non essendo mai stato cronometrato.
La pazza conversione è stata curata da Z Cars Limited, la vettura può considerarsi un pezzo unico. L'azienda è nota per montare potenti motori provenienti da moto su vetture minuscole, solitamente Mini o Smart.
La Mini di Z Cars è attualmente in vendita su Quick and Big a circa 23.700 euro. Può sembrare un prezzo alto per una Mini Mayfair elaborata, ma bisogna anche considerare che nel 2000 la conversione costò il corrispettivo di 42.000 euro. Siamo sicuri che qualche fan delle Mini più sportive la acquisterà a breve, magari affiancandola in futuro ad una Mini John Cooper Works elettrica.
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